Assolombarda, rapporto “Your Next Milano”: Pil in crescita, ma città sempre più anziana

foto Assolombarda

Assolombarda e Milano & Partners hanno presentato oggi nella Sala Alessi di Palazzo Marino la terza edizione di “Your Next Milano”, l’evento volto a promuovere un’occasione di confronto sulla città e sulle sue performance a livello internazionale. L’edizione di quest’anno si è concentrata in particolare sul tema dell’inverno demografico e sul futuro di Milano, che guarda oltre i confini come area vasta. Nel corso dell’evento è stato presentato il Assolombarda, rapporto “Your Next Milano”: Pil in crescita, ma città sempre più anzianaAssolombarda, rapporto “Your Next Milano”: Pil in crescita, ma città sempre più anziana “Tendenze e sfide della città nel contesto globale”, pubblicato su www.yournextmilano.it, un’analisi annuale dell’attrattività e della competitività della città, che fa anche il punto sulle prospettive dell’economia e del lavoro nel confronto con altre aree urbane. L’analisi porta alla luce l’immagine di una città che ha reagito prontamente al Covid-19, risalendo e recuperando in pieno. Milano conferma di avere nel dinamismo economico e di business importanti tratti distintivi, che escono addirittura rafforzati nella pandemia. Ma si delinea anche una città il cui ritmo di ascesa recente rimane modesto a confronto con la vivacità di altre aree e che, anche per questa velocità ridotta, continua a soffrire ampi gap rispetto ai primari centri mondiali. In prospettiva, inoltre, emerge l’urgenza di una risposta allo squilibrio demografico atteso, che si somma alla fatica mostrata di recente nell’attrarre giovani e talenti.

“Milano è la sua vocazione industriale. Milano è l’industria. Una certezza che ci viene confermata anche dai numeri: il dinamismo economico di Milano è il migliore se confrontato con le principali città europee, americane e asiatiche. Un merito che va ricercato nella capacità industriale e nel ruolo progettuale che caratterizzano i molteplici segmenti di altissima qualità e innovazione del tessuto economico di questo territorio. Una peculiarità che è innanzitutto una responsabilità – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Oggi Milano e le sue imprese guardano ai giovani: Milano fatica ad attrarli, a trattenerli e sta diventando sempre più ‘anziana’ in termini di età media. Ecco perché lanciamo un’alleanza per i giovani che coinvolga i principali attori della città, a partire dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia, fino al terzo settore e agli altri corpi intermedi. Un’alleanza che ponga al centro l’urgenza di trovare soluzioni comuni sulle questioni più critiche per i giovani di oggi, come la formazione, il lavoro, la casa. In questa direzione, il primo passo necessario è che la città si ripensi come area vasta, allargando i propri confini. La riforma della Città Metropolitana è, quindi, una priorità: serve dotarla di competenze e risorse adeguate e rafforzarla politicamente attraverso l’elezione diretta del sindaco”.

Nell’analisi di “Your Next Milano”, Milano viene confrontata a livello internazionale con dieci città che, insieme al capoluogo lombardo, sono integrate e rilevanti nel network economico globale. La comparazione include realtà quali Amsterdam, Barcellona, Berlino, Londra, Monaco, Parigi, Chicago, New York, San Francisco e Tokyo. Sotto il profilo della performance economica, Milano registra in generale ottimi risultati. Nel 2022 rispetto al 2021, il valore aggiunto di Milano cresce del +4,5% annuo, variazione inferiore ad Amsterdam (+8,4%), Barcellona (+5,5%) e Berlino (+4,9%), ma superiore a New York (+3,2%), Parigi (+2,6%) e Monaco (+2,1%). A confronto con il periodo precedente l’avvento della pandemia, la ripresa economica registra significative differenze tra città. In questo ambito Milano segna la performance migliore tra i benchmark, con un incremento del +6% nel 2022 sul livello 2019, ben oltre il +1% registrato a livello nazionale. Tra i benchmark che sono riusciti a colmare il gap con il pre-Covid, seguono Berlino (+5,8%), Amsterdam (+5,3%), New York (+4,1%), Chicago (+3,5%) e, infine, Monaco (+1,1%). Barcellona e Parigi invece, non sono ancora tornate sul valore del 2019, distanti rispettivamente del -1,3% e -0,9%.

Andamenti verso la stessa direzione, ma a ritmi divergenti, si osservano anche lato mercato del lavoro. Dopo un 2021 eterogeneo, che ha visto tassi di disoccupazione sia crescenti, sia stazionari, sia in diminuzione, nel 2022 l’indicatore cala per tutte le città considerate. Nonostante la discesa, tassi elevati permangono a Barcellona (9,7%) e Berlino (8,8%); a seguire troviamo il 5,7% di Parigi e il 5,4% di Milano, comunque in contrazione consistente dal 6,5% dell’anno precedente. Infine, il rapporto esamina l’aspetto demografico. Partendo dalla situazione attuale, tra il 2011 e il 2023 la popolazione a Milano è aumentata del +7,5%, per un totale di 1 milione e 354 mila residenti. Questa crescita non è però riconducibile al saldo naturale, ovvero alla differenza tra nascite e decessi, che risulta negativo già da diversi anni e che si prevede tale anche in futuro. Inoltre, tra il 2010 e il 2022 il tasso di fecondità totale nella città metropolitana di Milano è passato da un valore di 1,56 figli per donna a 1,23. Tuttavia, se nel 2010 il tasso di fecondità era maggiore della media nazionale, nel 2022 è invece leggermente al di sotto; la crescita di Milano è quindi dovuta principalmente alla mobilità, sia dal resto d’Italia che dall’estero. Secondo l’Istat nel 2031 Milano avrà oltre 55 mila residenti in più rispetto al 2023, per una popolazione complessiva di 1 milione e 409 mila. In particolare, l’aumento sarà trainato dalle fasce 15-64 anni e, maggiormente, dagli over 65, che formeranno un quarto della popolazione residente. Nel confronto internazionale, Milano è già oggi “la città più anziana” rispetto ai dieci benchmark (24,4% l’incidenza degli over 65 sul totale popolazione) e nel 2031 sarà anche “la città meno giovane” (11,5% gli 0-14 anni)