Il corteo degli agricoltori del coordinamento nazionale Riscatto agricolo, partito da Melegnano dove già nei giorni scorsi si è radunato in protesta è arrivato questo pomeriggio in piazza duca d’Aosta, sotto al Pirellone, sede del Consiglio regionale. Circa dieci i trattori arrivati a Milano scortati dalla Polizia. Gli, agricoltori, a nome dei quali ha parlato Alberto Oldani, rappresentante dei manifestanti e seminatore di riso, hanno chiesto “un incontro” perchè “vi sono dei problemi che le Regione può risolvere, non sono a Bruxelles o a Roma”. “Noi tra un mese dobbiamo seminare ma non sappiamo ancora cosa seminare – ha poi spiegato Oldani, ricordando che ” i concimi, le sementi stanno rincarando per una situazione internazionale che tutti conoscono”. “Vogliamo che siano risolti i problemi e che affrontino i pagamenti della PAC 2022-2023. Qui c’è gente che ha pagato le fatture da sei mesi, un anno, e non ha ancora preso un soldo” ha continuato. “Avremo un incontro a livello regionale con delle proposte nero su bianco in cui valuteranno se possono risolverle” e, se non potranno risolverle, ha concluso “andremo avanti”.
Al presidio sono arrivati anche diversi consiglieri regionali che hanno ascoltato le richieste degli allevatori. Tra loro Carlo Bravo, vicepresidente di FdI della Commissione VIII (Agricoltura, montagna e foreste), Pietro Macconi consigliere FdI della commissione, Christian Garavaglia, capogruppo FdI in Consiglio regionale, Silvia Scurati, consigliere della Lega, Nicola Di Marco, capogruppo M5S e Carlo Borghetti e Simone Negri del PD. “Abbiamo chiesto loro di vederci settimana prossima – ha detto il capogruppo FdI Christian Garavaglia -. Come Regione Lombardia ci rendiamo disponibili ad avere un confronto. Con le cooperative abbiamo chiesto di vederci in commissione prossima settimana, e riferiremo anche all’assessore competente all’agricoltura”, Alessandro Beduschi.
Il presidente della Regione, Attilio Fontana, e l’assessore regionale all’Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi hanno espresso vicinanza da parte della Regione “agli agricoltori che stanno manifestando il loro disagio” e hanno ricordato che “in questi anni le politiche comunitarie hanno penalizzato il settore, imponendo vincoli sempre più soffocanti che hanno portato alla riduzione della produzione di cibo e alla chiusura del 30% delle aziende agricole in Italia. Contrastare l’agricoltura significa non solo mettere sulle nostre tavole prodotti meno controllati, ma anche consegnare il territorio all’abbandono e al rischio idrogeologico.” Nell’evidenziare che la Lombardia è “la prima regione agricola italiana per valore del suo sistema agroalimentare” Fontana e Beduschi sono convinti che “l’Europa debba modificare le proprie politiche, mettendo il settore primario al centro della programmazione e degli sforzi economici dell’Unione, nell’interesse non solo degli agricoltori, ma di tutti”. “La Lombardia continuerà a lavorare ogni giorno, accanto al Governo, per stare dalla parte di un comparto fondamentale” hanno poi concluso.