25 aprile, le celebrazioni e il corteo per la Festa della Liberazione. Tensioni in piazza Duomo. Sala: “Non basta dichiararsi antifascisti, bisogna esserlo”. Salvini al Sacrario dei caduti

SALA: SULL’ANTIFASCISMO MAI CHIAREZZA DA PARTE GOVERNO

 

Oggi celebriamo “la festa della Liberazione non della semplice libertà come una certa destra vorrebbe far credere. Festeggiamo il bene che qualcuno ha compiuto per noi nel momento più alto della nostra città e nazione”: lo ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala dal palco della manifestazione del 25 Aprile in piazza Duomo.
“Festeggiamo una Costituzione nata dagli antifascisti ma che non è semplice enunciazione di formule antifasciste è un progetto di società”, ha aggiunto affermando che nella Costituzione “diritti e doveri viaggiano insieme, non eliminati come in qualche caso questo Governo sta cercando di fare”. “Oggi festeggiamo per sentirci onestamente da una parte – ha detto ancora Sala – per affermare senza se e senza ma che il fascismo è stato dalle origini un crimine prima ancora che una sciagura, diventata una tragedia nella sua alleanza con nazismo, perché una parte del Governo non ha mai scelto la chiarezza. Questo equivoco non è da poco. Si tratta della professione di antifascismo. È l’Abc della democrazia”.

PROTESTE IN PIAZZA DURANTE INTERVENTI: “FATE PARLARE I PALESTINESI”

Sono ancora in corso i discorsi ufficiali in piazza Duomo dove i partecipanti al corteo sono radunati. Decine di manifestanti pro Palestina, presenti in piazza fin dal primo pomeriggio per il presidio organizzato dai Giovani Palestinesi con alcune realtà antagoniste, stanno premendo sulle transenne chiedendo di poter parlare dal palco, richiesta formulata già nelle scorse settimane agli organizzatori. Presenti un gruppo di agenti in tenuta antisommmossa per contenere i manifestanti che, con bandiere palestinesi, scandiscono lo slogan “Fate parlare i palestinesi”.

 TENSIONE CON GRUPPO DI GIOVANI IN PIAZZA DUOMO

 

Momenti di tensione in piazza Duomo, nei pressi del Mc Donald’s dove un gruppo di una decina giovanissimi ha aggredito con alcuni bastoni alcuni manifestanti presumibilmente della Brigata ebraica. Si tratta di giovani di origine maghrebina che non stavano apparentemente prendendo parte al corteo. A contenerli sono stati i City Angels che scortavano la Brigata ebraica.

MINELLI (ANPI): URLIAMO CESSATE IL FUOCO OVUNQUE, TORNINO OSTAGGI 7/10

 

“Con la tristezza nel cuore per le tante guerre in corso, urliamo ‘cessate il fuoco ovunque’ . Basta con le sofferenze in Ucraina, basta con quelle in Palestina, ritornino gli ostaggi di ottobre, basta con le guerre aperte nel mondo”. Lo ha detto il presidente di Anpi Milano Primo Minelli, sul palco della manifestazione per il 25 aprile, in corso in piazza Duomo.
Nel suo discorso per la pace, Minelli ha concluso: “L’Onu torni a essere la casa della pace. Sia oggi un giorno di memoria per i giovani, guardando con speranza al futuro”.

SCURATI CHIAMATO DA SALA SUL PALCO LEGGE MONOLOGO SU MATTEOTTI

 

“Uno dei fatti eclatanti” di quest’ultimo perido “è la censura a cui è stato sottoposto il nostro concittadino Antonio Scurati”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala concludendo il suo intervento dal palco di piazza Duomo. Sala ha quindi chiamato sul palco lo scrittore che ha letto il monologo oggetto delle polemiche in Rai. “Da Milano – ha detto Sala prima di lasciargli la parola – professiamo quello dhe qualcuno che dovrebbe agire nel rispetto della Carta costituzionzle non riesce a fare: siamo e restiamo sempre antifasciti, via Mlano capitale della resistenza, via l’Italia antifascista”.

IN PIAZZA DUOMO SLOGAN PRO PALESTINA E CONTRO ISRAELE

In piazza Duomo, mentre il corteo sfila verso la piazza centrale, sono centinaia i manifestanti riuniti fin dalle 13.30 dai Giovani palestinesi e che affollano la piazza e si accalcano a ridosso delle transenne che contengono lo spazio per l’arrivo del corteo che sta raggiungendo, con i primi gonfaloni, piazza Duomo. I manifestanti scandiscono incessantemente slogan per la Palestina e contro Israele: “Free Palestine”, “Stato terrorista, Israele fascista”, “Contro il sionismo resistenza”, “Fuori i sionisti dal 25 aprile”.

PAGLIARULO: NON POSSIAMO ESSERE INDIFFERENTI ALLA GUERRA

 

“E’ quello che avevamo immaginato ed evocato, raccogliendo l’appello del Manifeto per una grande manifestazione come quella del 1994”. Così il presidente Anpi, Gianranco Pagliarulo, commentando la grande partecipazione al corteo del 25 aprile. “E’ una grande manifestazione perché ci sono tanti motivi per un 25 aprile speciale. Il primo è che sono 100 anni dall’omicidio Matteotti, il secondo che sono 80 anni dalle stragi più terribili come quella di Stazzema e Marzabotto; inoltre 50 anni fa ricordiamo la strage di Brescia e dell’Italicus, aggiungiamo le pulsioni autoritarie in Europa e la terribile vicenda della guerra sulla quale non possiamo esser indifferenti: noi siamo per la pace e per la soluzione del conflitto attraverso il negoziato, invece di usare l’arma della diplomazia si usa la diplomazia delle armi. Noi diciamo no alla guerra”

SLOGAN CONTRO BRIGATA EBRAICA DURANTE CORTEO

 

La Brigata ebraica, che prende parte al corteo per il 25 aprile, è stata contestata da un gruppo di una trentina di manifestanti pro Palestina, all’altezza di via Senato, che hanno urlato “Palestina libera” e “Fuori i sionisti dal 25 aprile”.

SCHLEIN: CELEBRIAMO ITALIA CHE È STATA DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA

 

“È una giornata in cui celebrare quell’Italia che è stata dalla parte giusta della storia”: lo ha detto la segretaria del PD Elly Schlein arrivando al corteo del 25 Aprile in corso Venezia. Schlein ha preso posto dietro allo striscione del PD assieme tra gli altri alla capolista per il PD alle Europee al Nord Ovest Cecilia Strada, al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e ai rappresentanti milanesi del Pd.
“Il 25 Aprile è la festa della Liberazione la festa di tutta la Repubblica è la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione – ha detto ancora Schlein -. È una giornata in cui va rinnovato l’impegno e la lotta per la difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione e in questo modo che noi dobbiamo ricordare la resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti”.

IN PIAZZA DUOMO PRESIDIO CON DECINE DI BANDIERE PALESTINESI

 

Sono già decine le bandiere palestinesi comparse in piazza Duomo per il presidio dei Giovani Palestinesi, a cui aderiscono anche sindacati di base e movimenti antagonisti, per sottrarsi al “corteo istituzionale”, che partirà alle ore 14 da via Palestro, e affermare la propria solidarietà con la “lotta palestinese” giudicando, come spiegavano in un comunicato, “inaccettabile la presenza e la centralità che le forze sioniste ed i loro sostenitori, PD in primis, avranno nel corteo del 25”. “Condividiamo la scelta di non partecipare al corteo istituzionale – la posizione del sindacato USB -, soprattutto dopo i reiterati tentativi da parte del comitato organizzatore di marginalizzare la questione palestinese ed il genocidio in corso a Gaza, attraverso scelte organizzative e politiche inadeguate alla gravissima situazione”.

SALVINI: DA ROMA IMMAGINI VERGOGNOSE, SPERO DIVENTI GIORNATA UNITÀ

 

“Ho sempre onorato Il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo. Non l’ho detto fino all’ultimo per evitare che ci siano quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni vanno in giro a creare problemi. Vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco io spero che un giorno il 25 aprile, in un giorno troppo lontano, sia una giornata di unità nazionale dove non si usi una data sul calendario per menare l’avversario”. Così il ministro e leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della cerimonia al Sacrario dei caduti in Sant’Ambrogio, per il 25 aprile, ha risposto a chi gli chiedeva perché proprio oggi ha deciso di essere presente a una cerimonia per la Festa della Liberazione.
“Siccome stiamo celebrando la liberazione dalla violenza nazifascista che qualcuno oggi con i venti guerra venga aggredito, preso a insulti sputi e saasate perché non sta simpatico a qualche nostalgico, non è civile. Quindi onde evitare problemi alle forze dell’ordine vengo serenamente dietro a quello che era il mio liceo a onorare i caduti, sperando che il passato non torni mai”.

SALA: ANTIFASCISTI BISOGNA ESSERLO, NON SOLO DICHIARARLO

 

“Non è tanto il fatto di dichiararsi antifascisti, ma di esserlo. Secondo me è diventata troppo una semplificazione quella di dichiararsi antifascisti, bisogna fare anche di più visto il momento delicato”. Lo ha affermato il sindaco Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di deposizione delle corone al Sacrario dei Caduti.
Nel giorno della Festa della Liberazione, il sindaco ha continuato: “Dichiararsi – antifascista – è facile ma se vuoi essere antifascista non devi frequentare ed essere vicino in Europa a persone e sistemi che invece al fascismo sono eccome vicini”.
Sulla presenza del ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini questa mattina alla cerimonia, “dico che va bene – ha concluso Sala – perché alla fine è chiaro che ogni momento deve essere il più partecipato possibile quindi ci mancherebbe altro”.

Nella città medaglia d’oro della Resistenza, la celebrazione del 25 aprile è iniziata con la cerimonia di deposizione delle corone alla lapide della Medaglia d’oro.
Presenti alla cerimonia davanti Palazzo Marino esponenti delle istituzioni locali e nazionali: il sindaco Giuseppe Sala, che ha deposto la prima corona, il presidente di Anpi Milano Primo Minelli, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, il sottosegretario di Stato Alessandro Morelli e l’assessore regionale al Territorio Gaincluca Comazzi.