Mobilità e infrastrutture, Gibelli (Fnm): Convergenze pubblico-privato. Su Trenord ottimista, c’è inversione di tendenza

“La Lombardia può e deve diventare luogo dove le partnership pubblico- privato, le alleanze, per la mobilità regionale devono trovare un punto di convergenza”. Lo ha sottolineato il presidente di Fnm Andrea Gibelli, intervenendo a un dibattito sulle infrastrutture organizzato nell’ambito di Italia Direzione Nord alla Fondazione Stelline, dove erano presenti tra gli altri anche il vice presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, l’ad di Arexpo Giuseppe Bonomi e l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi. Secondo Gibelli tra pubblico e privato “c’è necessità di definire un rapporto più puntuale di fronte alla necessità di infrastrutture nel Paese”. Altro tema affrontato dal presidente di Fnm, quello delle ‘autorizzazioni‘ e delle gare che hanno tempi “particolarmente lunghi” rispetto a quelli che soni invece i tempi di progettazione e di realizzazione delle opere. “Abbiamo un codice degli appalti che non ci aiuta”.

Durante l’incontro, spazio anche alla vicenda Trenord e al sistema ferroviario regionale: “Grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, in tempi ragionevolmente brevi escludendo il periodo di transizione che è stato indicato in due anni, il sistema è destinato a migliorare”, ha detto Gibelli su Trenord (di cui Fnm è socia al 50% con Tenitalia). Gibelli ha anche  ricordato i numeri degli investimenti degli ultimi anni e previsti fino al 2025, dalla Regione e da Trenitalia “quando si ha una società al 50% e uno investe 3 miliardi e il socio 170 milioni non va bene”, ha detto e ha poi ricordato il vertice della scorsa settimana a Roma. “C’è un’inversione di tendenza quindi sono ottimista -ha affermato – è ovvio però che il rapporto con lo Stato è nato male e si sta consumendo sulla pelle della gente”.

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