Coronavirus, gli effetti del decreto sulla mobilità a Milano: il traffico privato ‘crolla’ del 60%, -90% sui mezzi pubblici ad eccezione dell’ora di punta

Le immagini del centro di Milano postate sui social dall'assessore Lorenzo Lipparini.

Dal 12 marzo, dopo l’ultimo decreto del governo sull’emergenza coronavirus, i dati di traffico del trasporto privato e pubblico a Milano sono drasticamente calati. Meno 60-63% per il traffico privato e meno 90 % per il tpl, eccetto per la fascia oraria che va dalle 5 alle 7 del mattino quando in metrò la riduzione di traffico è meno ampia (pari al 70%). A confermarlo è stato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli durante la commissione di questo pomeriggio che si è tenuta in videoconferenza.
Il traffico che è diminuito di meno è quello di merci, verificato grazie alle telecamere di area c, calato solo del 45%, mentre lo sharing mediamente è diminuito dell’80%. “Mentre nella prima fase dell’emergenza, dal 22 febbraio in poi, le riduzioni erano state del privato intorno al 15-20 percento e del trasporto pubblico locale del 50%, durante la seconda fase, iniziata intorno al 9 marzo, dopo il dpcm dell’8 marzo, c’è stata una discesa con una drastica riduzione”. L’indice di congestione, “che misura i tempi di percorrenza con e senza traffico”, è sceso del 75% nell’ultima settimana. La sosta blu, fino al 10 marzo, ultima data per i paganti delle strisce (l’11 marzo è intervenuta l’ordinanza del sindaco che ha liberalizzato la sosta), era in diminuzione del 70%.
Negli ultimi giorni i dati del trasporto pubblico sono calati ancora, attestandosi intorno al 91/92%. I passaggi in metropolitana, invece, registrano una differenza di trend dalle 5 alle 7 del mattino rispetto al resto della giornata, con una diminuzione di circa il 70%. “Si tratta di viaggiatori che sono lavoratori che devono svolgere servizi per la città e hanno questi tipi di orario”, spiega Granelli.
“Per quanto riguarda le 15 telecamere di area B, dalla prima settimana di emergenza hanno registrato che il traffico era diminuito del 15%, dopo l’11 marzo è calato fino al 60%”, spiega Granelli, mentre per Area C, “la prima settimana la riduzione è stata del 25% e nell’ultima si è attestata intorno al 61-63%”. Per quanto riguarda i taxi, il traffico dal 24 febbraio a oggi è calato fino all’85%. Per i bus turistici si è arrivati all’azzeramento in città con una riduzione del 97%. Tutti i veicoli invece che si spostano per lavoro, calati solo del meno 10 percento durante la prima settimana, si attestano ora intorno al 45%. I residenti seguono il trend del traffico privato, e i parcheggi di interscambio quello del tpl.