Mobilità, ciclabile e carreggiata più larghe e via la sosta delle auto: ad agosto i lavori in corso Buenos Aires

Primi acquisti in corso Buenos Aires (Foto Mianews)

“Abbiamo visto che in corso Buenos Aires siamo a 9mila ciclisti al giorno nel mese di maggio. Per questo confermiamo la ciclabilità e la miglioriamo: allargamento del marciapiede, ciclabile larga più di 2 metri e mezzo, via la sosta, e una carreggiata un po’ più ampia di quella attuale (4,7-4,8 metri) che permette di avere due macchine affianchiate. Questo è il modello che metteremo in campo nel primo tratto, ta Oberdan e viale Tunisia, nel mese di agosto”. Lo ha spiegato l’assessore a Mobilità e Lavori pubblici all’incontro ‘Chiamami ancora Milano’ organizzato dal Pd alla Balera dell’Ortica, per il programma in vista delle comunali. “Le auto – ha quindi spiegato Granelli. potranno parcheggiare nei posti auto laterali, nei parcheggi sotterranei, ma soprattutto chi va a fare acquisti in Buenos Aires può andare in bici o in metropolitana, come stanno facendo oggi tanti milanesi. Un milanese su quattro che va in Buenos Aires ci va in bici e chi va in macchina ormai rappresenta la metà del flusso”.

Sulle piste ciclabili “ripensamenti assolutamente no, anche se in agosto faremo dei lavori per sistemare alcuni tratti più delicati. Noi siamo partiti anche in fretta anche per gestire il tema della pandemia e le metteremo il più a posto possibile. È chiaro che il sogno finale è quello di una pista ciclabile dritta, quando si potrà non avere parcheggi sul corso come nei grandi viali europei”. Così il sindaco Giuseppe Sala a margine dell’incontro ‘Chiamami ancora Milano’ organizzato dal Pd alla Balera dell’Ortica, per il programma in vista delle comunali, sul tema della mobilità in città. “Milano ha decine di chilometri di piste ciclabili, quella di corso Venezia e Buenos Aires è la più visibile e si scatena lì la questione, se poi dovesse esserci una campagna elettorale sulla ciclabile di Buenos Aires, povera Milano. Sulla ciclabile Buenos Aires Venezia sistemeremo alcune cose, raccogliamo suggerimenti, io rispetto il lavoro dei commercianti ma d’altro canto posso ricordare la reazione dei commercianti di corso Vittorio Emanuele via Dante e via discorrendo. Il cambiamento è vissuto in prima istanza male poi ti guardi indietro e vedi il vantaggio”.