Boschetto della droga, un “patto bipartisan” tra Comune e Regione: presto Tavolo lavoro

 “Quello che ho visto al boschetto di Rogoredo racconta un’emergenza prima di tutto sociale oltre che sanitaria che va assolutamente governata e che deve essere al centro di un efficace progetto di prevenzione che coinvolga tutti i soggetti sul territorio: Regione tramite ATS e ASST, Comune, Prefettura, Associazioni, scuole, ma anche Ferrovie e ATM. Un progetto di recupero multidisciplinare con l’obiettivo di fermare la situazione drammatica che ho visto”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a margine del sopralluogo, venerdì mattina, al boschetto di Rogoredo a Milano. Erano presenti oltre al direttore generale dell’ATS Milano, Marco Bosio, il direttore sociosanitario dell’ASST Fatebenefratelli-Sacco, Gemma Lacaita, i rappresentanti del Municipio 4 e rappresentanti di associazioni che operano a livello locale. “È necessaria innanzitutto – ha detto Gallera – un’azione forte di presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e per questo ho già parlato con il prefetto che ha dato la sua disponibilità ad intervenire con forza affinché il controllo del territorio funga anche da deterrente”.

Da parte della Regione, per quel che riguarda la parte sanitaria, c’è la massima determinazione a mettere in campo strumenti e risorse per fermare la situazione drammatica che riguarda anche ragazzi giovanissimi e sempre più donne. “Dobbiamo lavorare ad un progetto – ha detto ancora Gallera – che ci aiuti ad intercettare e agganciare i ragazzi sul posto indirizzandoli verso i Sert, Smi e comunità di recupero attraverso percorsi di inclusione creati ad hoc. Ecco perché oggi ho coinvolto nella visita a Rogoredo anche ATS Milano e le ASST”. L’obiettivo più ampio è quindi quello di rafforzare il piano di prevenzione attraverso percorsi di formazione e informazione nelle scuole, negli oratori con chiavi nuove e modalità nuove consapevoli che ci troviamo di fronte a ragazzi molto più fragili a causa anche della famiglie che sempre più si sgretolano. Una prevenzione che va fatta a 360 gradi anche con il coinvolgimento di Trenord e ATM perché i treni che portano a Rogoredo sono diventati ormai anche luogo di spaccio e organizzazione di chi è diretto al boschetto. “Ho chiesto a tutti gli attori presenti oggi – ha concluso Gallera – di fare proposte per trovare insieme soluzioni concrete. Nei prossimi giorni contatterò l’assessore Majorino, il prefetto, le ferrovie, ATM e le associazioni per un Tavolo comune dove ciascuno possa mettere in rete le proprie competenze e il proprio contributo al fine di trovare soluzioni definitive alla grave situazione di Rogoredo”.

Alla luce della posizione espressa, dall’assessore Gallera, il collega in Comune, Piefrancesco Majorino commenta: “Ho visto che la Regione ha finalmente annunciato la volontà di occuparsi di Rogoredo. Da tempo la sollecitiamo in questa direzione, dipendendo da essa i servizi riguardanti le dipendenze. Dobbiamo fare molto in fretta tutti e lavorare assieme. Senza che appartenenze istituzionali o politiche ci fermino”.
“Su Rogoredo ci vuole un grande patto bipartisan – afferma – e il ruolo attivo della Prefettura, già annunciato dal Prefetto, di tutte le forze presenti sul territorio, di Comune, Regione e terzo settore. In questi giorni, per quel che ci riguarda, abbiamo deciso di potenziare la presenza degli operatori che agiscono in convenzione con noi. Ognuno deve fare la propria parte e farla meglio”.

Sul tema interviene anche il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che, interpellato sabato a margine dell’assemblea della Cna, spiega: “Ne ho parlato con il prefetto: so che già in settimana il prefetto incontrerà sia il sindaco che il governatore, da milanese e da ministro dell’Interno ho messo a disposizione tutti gli uomini, i mezzi e i soldi per risolvere la vergogna di Rogoredo”.

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