Milano fa bene: notizie solidali, appuntamenti e occasioni di incontro in città

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

In questo numero una selezione di notizie. Lo speciale riprenderà a settembre.

Disabilità e formazione, un questionario on line per conoscere esigenze e bisogni

Indagare gli interessi, lo stato attuale e le necessità in ambito formativo e professionale delle persone con disabilità motoria: è questo l’obiettivo del questionario elaborato dalla Cooperativa Spazio Vita Niguarda di Milano, pubblicato online . “La compilazione del questionario – spiegano i promotori dell’iniziativa – è molto agevole e richiede solo pochi minuti. I dati raccolti ci aiuteranno a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità motoria in ambito formativo e professionale”.

Fondazione Benedetta d’Intino, dal gioco al linguaggio: un convegno a ottobre

Sono aperte le iscrizioni per il convegno “Dal gioco al linguaggio”, organizzato dalla Fondazione Benedetta D’Intino e curato dal Settore di Psicoterapia del Centro, in programma il 18 ottobre presso l’Aula Magna dell’Istituto Zaccaria (via Della Commenda 5 a Milano).
Obiettivo del convegno è l’esplorazione delle problematiche alla base dei disturbi di comunicazione dei bambini, attraverso la condivisione di casi clinici e punti di vista diversi. Professionisti esperti in età evolutiva discuteranno, tra le altre cose, del passaggio dallo sguardo alla relazione, dello sviluppo del linguaggio tipico e atipico, della paura di giocare, del giocare con i suoni. La giornata di studio intende affrontare e analizzare i processi attraverso cui si organizzano la comunicazione e il linguaggio, facendo dialogare aspetti neuropsicologici e affettivi che possono sostenerli o ostacolarli.
Sara Micotti, direttore scientifico del Settore Psicoterapia del Centro, presenta così la giornata di studio: “Osserviamo un aumento dei bambini che accedono ai servizi di neuropsichiatria infantile e di psicoterapia per l’età evolutiva, per disturbi nello sviluppo della comunicazione e del linguaggio. È desiderio della Fondazione Benedetta D’Intino riunire esperti in diverse discipline per esplorare la complessità della problematica alla base dei disturbi di comunicazione, ponendo al centro il bambino con il suo patrimonio biologico e con le sue esperienze affettive e relazionali”.
La partecipazione alla giornata di studio è aperta a logopedisti, medici, psicologi, psicoterapeuti, psicomotricisti. I posti a disposizione sono 200. La quota di partecipazione prevista è di € 90. Per studenti e specializzandi under 30 è prevista una tariffa agevolata (€ 40).

L’arte sostiene lo spazio gioco per i bambini disabili

Culture Club, il ciclo di percorsi di esplorazione di Milano che permettono di raccogliere fondi per sostenere le attività de L’abilità, tornerà dopo l’estate con un programma ricco di novità. A partire da settembre, grazie alla collaborazione con Acànto – L’accento sull’arte, sarà possibile partecipare alle visite guidate di grandi mostre di arte ma anche a percorsi insoliti e meno battuti della città di Milano.
I fondi raccolti con questa iniziativa permetteranno di sostenere lo Spazio Gioco che dal 2000 fa giocare i bambini con disabilità, regalando loro momenti di benessere e divertimento.
Il programma prevede un appuntamento mensile a partire da settembre con la visita alla mostra “Preraffaeliti – Amore e Desiderio”, allestita a Palazzo Reale, e si concluderà nel mese di giugno 2020 con “I sestieri di Milano”, una passeggiata in centro per ripercorrere aneddoti, storie e curiosità. Nel mezzo, tra gli altri, la visita alla mostra “De Chirico” e al complesso museale della Chiesa di Sant’Eustorgio, e una panoramica di Milano dall’alto.
Per il programma completo e Iscrizioni https://labilita.org/
Per partecipare è richiesta una donazione minima di 250 euro per le 9 visite in programma, comprendente il costo delle guide ma non i biglietti di ingresso ai musei. L’abbonamento è cedibile qualora non sia possibile partecipare. Le visite si svolgono la mattina in un giorno della settimana, gli iscritti riceveranno il programma completo di date e orari.

Progetto Arca, i volti della Milano invisibile

“È difficile comprendere come si sta senza un tetto, se non sei mai stato veramente senza un tetto sopra la testa. Come si vive in mezzo alla strada non lo sai, se non ci sei stato… In mezzo alla strada non hai niente e quando non hai niente ti viene ancora più voglia di tutto”. Racconta così uno dei 60 protagonisti di “Umani a Milano per Progetto Arca” (Edizioni Gribaudo) di Stefano D’Andrea, libro che raccoglie 60 ritratti in bianco e nero, arricchiti da altrettante storie in prima persona, per descrivere la Milano delle persone senza dimora, di quelle persone invisibili che Progetto Arca, al loro fianco da 25 anni, riesce a vedere ogni giorno. La pagina dedicata a questo protagonista s’intitola “Caffè”, e così tutti i 60 capitoletti del libro prendono il nome da uno specifico termine individuato all’interno della storia che accompagna la fotografia. “Le persone qui raccontate non specificano come si chiamano o da dove provengono: sono informazioni inutili, perché sono importanti solo il percorso che li ha portati lì e le parole che usano per descriverlo” spiega l’autore.
Sono tutte strade impervie quelle raccontate da “Umani a Milano”, ma alla fine uno spiraglio si vede sempre. Il volto di questi Umani è infatti anche quello di chi aiuta i più fragili nel loro percorso di ripresa: assistenti sociali, psicologi, cuochi, medici, infermieri, mediatori linguistici.
È il caso per esempio della “Mama” che gestisce il magazzino, così fiera del suo lavoro che pensa: “ho la possibilità di fare quello che penso si debba fare nel mondo. E mi torna indietro sempre tanto affetto: io qui vivo di rendita”.
Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, commenta: “Sono centinaia, migliaia le vite che ogni anno si intrecciano dentro Progetto Arca, ognuna con i propri talenti e difficoltà, le proprie emozioni, speranze e timori. Ma hanno tutte un comune denominatore che emerge bene dai ritratti di Stefano D’Andrea: sono storie di dignità e di rispetto l’uno verso l’altro. Attraverso ogni ritratto si racconta la storia di tutti noi di Progetto Arca”. 

AVO Onlus, al via la formazione per volontari in ospedale

“Cerchiamo persone capaci di donare un sorriso e tanta solidarietà ai pazienti negli ospedali e nelle RSA di Milano” è l’appello di AVO Milano Onlus, che apre le iscrizioni al nuovo corso di formazione per aspiranti volontari ospedalieri.
Dopo un colloquio informativo e una prima selezione attitudinale, gli aspiranti volontari vengono ammessi al corso, costituito da quattro lezioni che si tengono nei sabati mattina del prossimo mese di novembre presso l’Ospedale San Paolo (via Antonio di Rudinì 8 a Milano). Al termine, ogni partecipante avrà la possibilità di iniziare un periodo di tirocinio di 6 mesi in una delle 13 strutture sanitarie milanesi in cui sono presenti i volontari AVO. “Durante tale periodo il volontario ha modo di verificare la tenuta della propria motivazione e completare sul campo la formazione, affiancato da volontari esperti. La formazione dei volontari si arricchisce con la periodica partecipazione a corsi di aggiornamento e con le riunioni di reparto”, si legge sul sito di AVO Milano.
Disponibilità a svolgere almeno un turno settimanale in ospedale e dimostrazione di serietà, equilibrio, discrezione, intuito e capacità di relazione sono tra le caratteristiche richieste per diventare volontario AVO.

Crowdfunding per le carrozzine multisport

Mancano meno di 3 mesi e più di 8.000 euro per raggiungere l’obiettivo di 12.200 euro nella campagna di crowdfunding dell’Associazione Paraplegici Lombardia (APL) “Agile e leggero per giocare davvero!”. L’obiettivo è acquistare 4 carrozzine “multisport” da destinare in comodato d’uso gratuito alle scuole elementari della città di Milano per favorire il diritto al gioco e incoraggiare l’avvicinamento alle discipline sportive, anche agonistiche, dei bambini con disabilità.
In commercio esistono diverse carrozzine utili a favorire l’autonomia, il movimento e l’indipendenza delle persone disabili: carrozzine da deambulazione che permettono le operazioni e le manovre semplici ma non consentono di superare, oltre alle tante barriere che caratterizzano i nostri spazi urbani, i limiti che derivano dal peso e dall’ingombro di alcune carrozzine per bambini. “Ecco perché puntiamo all’acquisto di carrozzine multisport che sono di gran lunga più leggere, maneggevoli e totalmente regolabili, carrozzine progettate per seguire la naturale crescita fisica del bambino. – spiegano dall’associazione – La filosofia di fondo è che il bambino non deve adattarsi alla carrozzina, ma la carrozzina al bambino: per questo le multisport, che sono versatili, si adattano al gioco, e supportano il bambino nelle possibili discipline sportive”.
Chi sosterrà la campagna con una piccola o grande donazione riceverà in cambio la stampa, da scegliere tra diversi formati, dell’illustrazione creata dall’artista Achille Picco appositamente per APL e ispirata ad “Alice nel Paese delle Meraviglie”: romanzo di fantasia che invita tutti ad andare oltre il proprio orizzonte per scoprire, con coraggio e curiosità, il mondo.

Casa, a Melzo uno sportello per contrastare l’emergenza

Uno sportello per mettere in contatto chi sta cercando una casa e proprietari di appartamenti, facilitando la relazione e fornendo tutte le informazioni per ottenere affitti calmierati o sgravi fiscali grazie all’utilizzo del contratto a canone concordato: è l’agenzia per la casa locAZIONE, attiva nel distretto di Melzo (MI) grazie all’impegno degli Enti locali e al supporto della Fondazione Somaschi Onlus e della Fondazione Tuendelee. Lo sportello è attivo nei Comuni vicini a Melzo (Cassano d’Adda, Inzago, Liscate, Pozzuolo Martesana, Settala, Trucazzano, Vignate) ed è un’opportunità per i cittadini che possono avvalersi di questa particolare forma di contratto definito su base territoriale che prevede una quota d’affitto inferiore a quella del mercato libero e una durata più breve (3+2) compensata da sgravi fiscali molto favorevoli per chi aderisce.
Un progetto che vuole rispondere alle problematiche legate alla casa: da una parte sono sempre di più le abitazioni vuote e sfitte, dall’altra sono troppe le persone che ne hanno bisogno ma che non vi possono accedere a causa di costi eccessivi o della richiesta di garanzie troppo elevate.“locAZIONE – spiega Valerio Pedroni, portavoce della Fondazione Somaschi – è nato dall’idea di provare a rispondere a uno dei temi cruciali di questi anni, ovvero la casa per tutti e a sanare la contraddizione tra l’esistenza di case vuote e la necessità abitativa di molte persone che, per motivi diversi, non possono accedervi”. Solo nel 2018 lo sportello ha gestito oltre mille contatti: gli operatori sono formati per favorire il dialogo tra le parti coinvolte, raccogliere le informazioni da parte del proprietario, occupandosi della richiesta dei dati catastali degli immobili, offrire supporto nella compilazione della modulistica e nel calcolo del canone, dare approfondimenti sugli incentivi a disposizione. Il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia.
Lo sportello è aperto al pubblico nella fascia oraria 14-18: il mercoledì al Comune di Melzo (piazza Vittorio Emanuele II°, 1) e il giovedì allo Spazio Città Ex-Tribunale di Cassano d’Adda (piazzetta Cesare Bettini).

Il Manifesto sulla depressione: come uscire dall’ombra

“Uscire dall’ombra della depressione” è il titolo del Manifesto in dieci punti che Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) ha presentato alla Camera dei Deputati con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di un impegno concreto a supporto delle persone che soffrono di depressione. Il documento è un vero e proprio invito ad agire per promuovere la prevenzione, l’accesso alla diagnosi e alla cura, e alla ricerca in ambito farmacologico, cognitivo e psicosociale per contrastare questa malattia spesso sottovalutata ma che l’OMS ha riconosciuto quale principale causa di disabilità a livello globale.
“La depressione è un tema imprescindibile quando si parla di salute e in particolare di salute della donna che ne è colpita in misura doppia rispetto all’uomo. Il nostro obiettivo è aumentare la consapevolezza della malattia presso la popolazione per superare lo stigma ancora così radicato e cercare di avvicinare i pazienti a diagnosi e cure appropriate” spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda.
I dati sulla malattia sono davvero allarmanti e ad esserne particolarmente esposte sono le donne, in prima persona ma anche come caregiver: si stima che in Italia il 5,5% della popolazione soffra di depressione, e sono oltre 2 milioni le donne che ne sono colpite, più del doppio degli uomini. Inoltre il costo sociale della malattia ammonta a 4 miliardi di euro l’anno per le ore lavorative perse, e ogni paziente costa 5mila euro l’anno in diagnosi e cure al Servizio Sanitario Nazionale.
“Mi auguro che il Manifesto – commenta Rossana Boldi, vice presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati – diventi la base per proposte concrete per definire un Piano Nazionale per la depressione, che metta al centro i pazienti e le loro famiglie”.
Dai dieci punti del Manifesto emerge l’importanza di non sottovalutare sintomi come per esempio gli stati transitori di tristezza, e di rivolgersi al proprio medico o allo specialista quando questi si protraggono nel tempo; la necessità di promuovere programmi di prevenzione strutturati e di ridurre i tempi tra la comparsa dei sintomi e la diagnosi; la priorità di promuovere e sostenere la ricerca; l’importanza del coinvolgimento dei familiari e caregiver nel percorso di cura per garantire una maggiore aderenza terapeutica; l’urgenza di un coinvolgimento attivo delle istituzioni nella definizione di un Piano Nazionale di lotta alla depressione e, in ultimo ma prioritario, il bisogno di sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di ridurre lo stigma legato alla malattia che rende più difficile per i pazienti e per chi sta loro accanto chiedere aiuto.
Il documento è promosso da Onda con il patrocinio di Cittadinanzattiva, Progetto Itaca, Società Italiana di Neuropsicofarmacologia e Società Italiana di Psichiatria. Per leggere il Manifesto: www.ondaosservatorio.it