A2A, da multi utility a life company: approvato il piano industriale, 16 miliardi di investimenti

“Life is our Duty”: questo il tiolo del piano industriale di A2A 2021-2030 approvato ieri sera dal cda della società e che sarà presentato oggi in streaming. Il piano prevede 16 miliardi di investimenti in 10 anni e si fonda su due pilastri: economia circolare e transizione energetica. Con il nuovo piano, A2A segna riposizionamento strategico e culturale da multi-utility a “Life Company”, “definendo un nuovo territorio di marca in cui operare”. “Occupandosi di energia, acqua e ambiente, grazie all’uso circolare delle risorse naturali, A2A si prende cura delle condizioni necessarie alla vita e alla sua qualità”, spiega A2A.
In particolare, il piano prevede 6 miliardi di investimenti per l’Economia Circolare e 10 miliardi per la Transizione Energetica con il 90% degli investimenti in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Per gli obiettivi indicati nel piano: EBITDA più che raddoppiato a oltre 2,5 miliardi a fine Piano; un utile netto in crescita di oltre l’8% medio annuo; dividendi minimi attesi in crescita del 3% medio annuo; riduzione del 47% del fattore emissivodi CO2 (Science Based Target initiative); triplicata la capacità installata da fonti rinnovabili, pari a 5,7 GW a fine Piano; ulteriori 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti recuperati come materia o energia e sottratti alla discarica; 6mila assunzioni dirette.
“Un nuovo Piano che segna un punto di svolta per A2A. Coniugando coraggio e concretezza perseguiamo obiettivi di sostenibilità sfidantie target economici di crescita molto importanti per il Gruppo, che si affaccia al mercato europeo – ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A -. Per la prima volta A2A ha una strategia di lungo termine,con 16 miliardi di euro di investimenti dedicati allo sviluppo dell’economia circolare e alla transizione energetica. Queste sono le solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa. Il nostro nuovo modello è una visione del mondo condivisa, sostenibile e rispettosa del futuro, a cui vogliamo dare il nostro contributo quotidiano”.