Covid, il ‘caso dati’ e la polemica tra Regione e Governo. Fontana: “Nessun errore nè rettifica, abbiamo risposto a una richiesta dell’Istituto superiore di Sanità”

Letizia Moratti con Attilio Fontana

“Sono indignato per quello che sto leggendo e delle false notizie offensive nei confronti della Lombardia e delle persone che lavorano per la Lombardia” con “una rappresentazione non veritiera dei fatti”. Così il governatore Attilio Fontana in una conferenza stampa per spiegare la polemica di questi giorni sui dati forniti dalla Lombardia all’Istituto superiore di Sanità (Iss). Fontana, ricostruendo la vicenda, ha spiegato che, dopo il ricorso della Regione sulla zona rossa, e’ iniziato un confronto tra i tecnici Iss e i tecnici dell’assessorato al Welfare e, ha detto Fontana, “i tecnici di Iss richiesero di valorizzare alcuni dati, su loro richiesta, noi non abbiamo mai sbagliato ne’ rettificato i nostri dati”, ma sono stati chiesti questi ulteriori dati “per capire se con questa implementazione di dati si potesse arrivare a un risultato compatibile con la situazione oggettiva. Siamo pronti a dimostrarlo in qualunque sede”, ha detto Fontana.

“Partiamo dal presupposto che se domani la Lombardia e’ in zona arancione lo deve al fatto che noi abbiamo sottolineato, evidenziato e contestato i conteggi del governo. Ancora prima che venisse firmata l’ordinanza del ministro Speranza io avevo iniziato a contestare i calcoli ed evidenziare una inaccettabile discrasia tra i dati reali rispetto e quello che sembrava dovesse essere l’Rt, tanto che dissi che non ero d’accordo e chiesi un confronto per capire che cosa fossero le motivazioni di questa discrasia; subito dopo Letizia Moratti chiese una sospensiva di 48 ore dell’ordinanza per fare questi confronti tecnici, m non ricevemmo risposta. A quel punto fui costretto a presentare ricorso al Tar per capire le motivazioni per cui noi eravamo stati collocati in zona rossa pur avendo dati migliori di altre regioni”.
“Subito dopo la presentazione del ricorso – ha proseguito Fontana – e’ iniziato questo confronto tecnico tra i tecnici dell’assessoreato al Welfare e quelli dell’Iss, tutti si sono resi conto di una presenza nell’algoritmo di qualcosa che non funzionava e a questo punto furono i tecnici dell’Iss che, parlando con i tecnici dell’assessorato richiesero di valorizzare alcuni dati, su loro richiesta”.