Made in Polimi, il Politecnico si racconta con una mostra tra passato e futuro [videonews]

Il Politecnico celebra il suo passato e racconta il presente e il futuro con la mostra “Made in Polimi”, oggi visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 19, con ingresso gratuito e contingentato. Negli spazi retrostanti il Rettorato, in piazza Leonardo da Vinci, affacciati sull’atrio d’ingresso, “Made in Polimi” racconta i progetti che docenti e allievi hanno ideato e realizzato nella loro carriera accademica e professionale, dentro e fuori l’ateneo. Sono storie di invenzioni e brevetti, di oggetti, edifici e infrastrutture, ma soprattutto, sono storie di donne e di uomini, di scoperte frutto di lunghe e pazienti ricerche, di smisurate passioni che hanno confuso vita e lavoro. L’esposizione è organizzata in due sezioni. La prima, racconta la storia del Politecnico di Milano, la sua fondazione come istituzione per il progresso e l’insegnamento della cultura tecnico-scientifica, attraverso attività di ricerca e di didattica: secondo alcuni temi scelti, raccoglie eventi e tratti tipici della vita di ateneo, oggetti, ricerche e invenzioni prodotti da docenti e allievi “politecnici”, e le vicende a questi correlate. I protagonisti selezionati, professionisti e studiosi, fanno parte della storia politecnica per formazione o ruolo, come laureati illustri o docenti. Ricerche, eventi e storie sono presentati attraverso oggetti fisici originali, fotografie o documenti, riproduzioni e video. Alcuni progetti sono illustrati in una breve intervista, da personalità del mondo contemporaneo che ne condivideranno una propria esperienza. La seconda sezione presenta ricerche e progetti condotti oggi all’interno dell’università, mostrando l’evoluzione dei temi e degli strumenti della ricerca tecnico-scientifica attraverso video, immagini, ricostruzioni virtuali e documenti, a disposizione su vari supporti fisici e digitali.
“Il progetto ha due finalità principali: un’attività formativa rivolta agli studenti del Politecnico, perché possano conoscere la storia della cultura di ateneo, acquisire consapevolezza del ruolo della scienza e della tecnologia e riconoscersi nei valori dell’identità politecnica e un’attività di divulgazione e valorizzazione del patrimonio storico di cultura tecnico-scientifica dell’ateneo, rivolta al grande pubblico” spiegano dal Politecnico.
“Con questa mostra esponiamo la storia di oggetti funzionali e importanti per la storia del nostro Paese che sono stati pensati qui da allievi o da docenti – ha spiegato Federico Bucci, ideatore della mostra, docente dell’Ateneo e delegato del Rettore per le Politiche culturali -. Li hanno disegnati, immaginati nella loro testa e poi realizzati in questi laboratori o nei loro studi. Tra i cimeli esposti: i progetti della Lambretta, lo sgabello mezzadro dei fratelli Castiglioni e tutti gli oggetti prodotti e testati nei nostri laboratori di ricerca”.