A sostegno di Sala la lista ‘Milano in Salute’: “Voce di medici e operatori”. Il sindaco: “Non in polemica con Regione, portiamo un contributo di idee”

È stata presentata questa mattina la lista ‘Milano in Salute’ a sostegno del sindaco Giuseppe Sala e che metterà al centro il tema della salute. “La lista parte dal paradosso che il sindaco, dal Testo Unico, è ritenuto formalmente responsabile della salute dei propri cittadini, ma di fatto non ha leve. Credo che il comune di Milano debba e possa chiedere di avere delle leve che si sviluppano sul territorio: puntiamo alla rinascita delle Case della salute o dei consultori, puntiamo alla revisione del ruolo dei medici di base e ci facciamo accompagnare da persone sensibili, competenti e professionali. Non abbiamo cercato grandi nomi ma professionisti in diverse materie che riguardano la salute”, ha spiegato Sala.
“Non è una lista acchiappa voti – ha poi aggiunto il sindaco -. L’impostazione non è quella di trovare il nome eclatante del virologo, ma abbiamo cercato contributi da persone che vivono quotidianamente le problematiche, come medici, infermieri, assistenze socio sanitari, psicologi, sociologi, biologi e anche, la capolista, è una persona che è una malata cronica che non è solo qui nel ruolo di malata, ma di testimone essendo a capo di organizzazioni che si occupano del problema dei malati cronici”. L’obiettivo elettorale è “quello di far eleggere dei rappresentanti, almeno uno o due consiglieri”.
I capolista saranno il consigliere comunale di Alleanza Civica Marco Fumagalli che è anche medico e Francesca Ulivi, giornalista e presidente dalla Fondazione italiana Diabete. “Da quando mi è stata diagnostica la malattia autoimmune e degenerativa, ho dovuto confrontarmi con la sanità pubblica e mi sono resa conto delle difficoltà dei malati”, ha spiegato Ulivi.

La lista Milano in Salute non nasce in polemica con la Regione Lombardia. Lo ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala a margine della presentazione della lista questa mattina. “È la Regione stessa che ritiene che la legge sanitaria regionale vada cambiata. Non credo che sia corretto che lo facciano da soli. Noi vogliamo dare il nostro contributo essendo chiaro che poi la decisione sarà loro. Ma questa non è un’opinione solo, mia ma di tutti i sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi, escluso che ci siano intenti polemici. Si apre una linea di dialogo, noi vogliamo contribuire con questa proposta al percorso che la Regione intende formulare e vogliamo anche discutere con l’opposizione. Stiamo costruendo un programma che nasce dall’esperienza concreta”, ha precisato Sala
Sull’ospedale in fiera Sala ha invece detto: “Io non mi sono mai permesso di criticare. E credo che sia agli atti. Il tema ospedaliero non è al centro della nostra riflessione, ma è il presidio sanitario dei territori, che è qualcosa di diverso”. Infine sempre sul tema della sanità Sala ha specoficato di essere “più un assertore del pubblico ma non sono contrario al privato”.