#Milanofabene: azioni, notizie solidali e iniziative in città dal mondo del Terzo Settore

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Mission Bambini in piazza per una scuola più inclusiva

Sabato 9 e domenica 10 ottobre arriva anche nelle piazze di Milano “Illuminiamo la scuola”, evento organizzato da Fondazione Mission Bambini insieme a Fondazione Mediolanum Onlus per sostenere una scuola attenta ai bisogni degli studenti, in particolare quelli provenienti da situazioni economiche e sociali di fragilità che hanno subito maggiormente le conseguenze della pandemia: isolamento sociale, maggiori difficoltà a seguire la didattica a distanza, perdita di apprendimento.
I volontari di Mission Bambini saranno presenti in piazza Argentina (angolo via Stradivari), piazza San Carlo e largo La Foppa, distribuendo al pubblico, in cambio di una piccola donazione, la matita Perpetua Lumina realizzata in edizione speciale. In parallelo, grazie all’impegno dei Family Banker di Banca Mediolanum, le matite saranno disponibili presso numerosi Uffici dei Consulenti Finanziari della banca che hanno aderito all’iniziativa (l’elenco completo su fmed.it/Perpetua). Fondazione Mediolanum Onlus inoltre sosterrà la campagna con una donazione raddoppiando i primi 30mila euro raccolti. Perpetua Lumina è una matita unica nel suo genere: composta all’80% da grafite riciclata, è atossica e non sporca le mani; se cade non si rompe, si tempera normalmente, scrive anche se rimane senza punta o si taglia in due; la sua gomma, grazie alla fotoluminescenza, cattura e trattiene la luce solare o artificiale e si illumina al buio. La matita Perpetua Lumina è disponibile anche online sulla piattaforma attivati.missionbambini.org.
I fondi raccolti dall’evento sono destinati alla creazione di uno Spazio “Mission Bambini” all’interno di 8 scuole elementari e medie italiane, individuate dalla Fondazione, che vedono il coinvolgimento nel complesso di 1.600 bambini e ragazzi e 160 insegnanti: si tratta di un’aula di accoglienza e accompagnamento in cui insegnanti, bambini e ragazzi trovano un supporto alle fragilità socio emotive. Lo Spazio “Mission Bambini” prevede la presenza costante di un’equipe psico-pedagogica dedicata alla realizzazione di incontri di formazione per gli insegnanti e momenti di supporto psicologico per quegli studenti che mostrano segni di disagio o problemi comportamentali. In parallelo, verranno realizzati laboratoriali esperienziali multidisciplinari (ad esempio: Lego, arteterapia, teatro, psicomotricità) per lo sviluppo di competenze trasversali come la comunicazione e la cooperazione tra pari. Parte proprio da Milano il progetto pilota avviato all’ICS Arcadia, in zona Gratosoglio.

Disturbi del comportamento alimentare: al PAC 100 foto con RI-SCATTI

Inaugura il 15 ottobre al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (via Palestro 14) RI-SCATTI. Fino a farmi scomparire”, mostra fotografica che racconta la storia di nove ragazze e un ragazzo affetti dalle malattie dei disturbi del comportamento alimentare. Si tratta di un vero e proprio viaggio senza filtri nelle vite di questi giovani che stanno cercando di reagire a una malattia che ha portato i loro corpi all’esasperazione: 100 fotografie raccontano le esperienze di Alessandra, Alessia, Anna, Emanuela, Emanuele, Federica, Giulia, Sofia, Silvia e Teresa che hanno trovato il coraggio e la forza di raccontare le loro storie.
I disturbi del comportamento alimentare colpiscono ogni strato sociale, con una forte prevalenza nel sesso femminile (il 95% sono donne, il 5% uomini). In Italia a soffrire di questi disturbi sono circa 3 milioni di giovani. Sono patologie che colpiscono duramente il corpo e che sono strettamente correlate ad un forte disagio che nasce nella mente: anoressia nervosa, bulimia nervosa o binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata).
La mostra, giunta alla sua settima edizione, è ideata e organizzata dal PAC e da RISCATTI Onlus – associazione di volontariato che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia: l’edizione 2021 è in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano e l’Associazione ERIKA, che si occupa di disturbi alimentari. Tutte le fotografie esposte sono in vendita e l’intero ricavato è destinato ai pazienti con disturbi alimentari seguiti da Ospedale Niguarda e Associazione ERIKA.

Donne vittima di tratta: integrazione lavorativa con il progetto ‘Win’

“La vita è fatta di incontri: alcuni possono distruggere la tua vita, altri possono aiutarti a ricostruirla”: così la giovane Paloma riassume la sua vita e la sua presa di coscienza, grazie al supporto ricevuto, che l’ha portata a riprendere in mano dignità e speranza per tornare a vivere dopo aver subìto la tragica esperienza della tratta.
Insieme a Stella e Leila, Paloma è una delle protagoniste del video “Shifting”, realizzato da Lule onlus ed Energheia Impresa Sociale per sensibilizzare sull’integrazione socioeconomica delle donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale:
Spiegano le due associazioni: “La tratta è una grave violazione dei diritti umani. Le donne vittime di tratta hanno diritto a sostegno e protezione per inserirsi nelle nostre società: questa è l’unica soluzione di lungo periodo per prevenire l’abuso. Se non supportate efficacemente, e soprattutto se non sono offerte loro opportunità di lavoro legale, le donne migranti sono fortemente esposte a fenomeni di sfruttamento nel lavoro domestico, nei servizi di assistenza, nell’industria del sesso o in altri settori non regolamentati dalla legislazione del lavoro. L’indipendenza finanziaria consente alle donne di avere il controllo della propria vita”.
Lule ed Energhia hanno realizzato, insieme ad associazioni partner di Spagna e Bulgaria, il progetto europeo WIN (Trafficked Women INtegration) che negli ultimi due anni ha offerto un riscatto a 57 donne vittime, di cui 15 in Italia (tutte di origine nigeriana, di età 20-30 anni), avviando percorsi di integrazione sociale e lavorativa e prevenendo così il “ri-traffico”.
Ogni donna ha seguito un Piano di Integrazione individuale, composto da corsi di lingua e di formazione professionale, sulla base degli interessi e delle competenze, dei bisogni e delle opportunità offerte dal mondo del lavoro. C’è chi ha seguito lezioni di informatica e di educazione civica e orientamento, chi corsi sulla sicurezza o nella ristorazione, chi è riuscita a conseguire la patente per la guida di muletti. É stato poi garantito il supporto all’inserimento lavorativo: la creazione del curriculum e la preparazione dei colloqui, la ricerca delle proposte in rete, i contatti con le aziende e l’organizzazione di tirocini. Previsto anche il supporto psicologico e legale.
Oggi i risultati sono promettenti: 13 donne su 15 sono riuscite a ottenere un lavoro regolare o uno stage retribuito.
Secondo i dati dell’UE, in Europa le vittime di tratta sono oltre 26mila, di cui il 68% sono donne e il 46% è sottoposto a sfruttamento sessuale. In Italia, si stima che le donne vittime siano oltre 2mila.
WIN è finanziato dal FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea); capofila del progetto è il Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale.

Sindrome di Down: il cioccolato in piazza e il video di Sting

In occasione della Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down che si celebra il 10 ottobre, CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) lancia la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Più ci assumi, più ci assumeranno”. Lavorare significa infatti avere la possibilità di guadagnare uno stipendio, essere indipendenti, imparare nuove abilità, incontrare persone e sentirsi apprezzati. “Oggi possiamo sfatare i pregiudizi sulle potenzialità delle persone con sindrome di Down e sui benefici dell’inclusione lavorativa” spiega la presidente Antonella Falugiani. “C’è però ancora molta strada da fare per far sì che si eliminino barriere e si creino occasioni per tutti e su tutti i territori. Ogni persona con la sindrome di Down ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità, quando viene data la giusta opportunità, possono raggiungere grandi risultati. Per questo ci auguriamo che in Italia sempre più aziende entrino a far parte della catena delle assunzioni e decidano di dare un’occasione ad altri adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva”.
Sabato 9 e domenica 10 ottobre i volontari di CoorDown saranno presenti in 200 piazze italiane per distribuire il loro “messaggio di cioccolato” (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) che promuove i progetti di inclusione lavorativa in tutto il territorio nazionale.
Per trovare le piazze coordown.it.
Ricordiamo il video della canzone “The Hiring Chain” di Sting che è un appello a promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down: se tante persone con disabilità intellettiva avranno la possibilità di dimostrare le loro capacità lavorative ed essere così riconosciute come dipendenti di valore, potranno aprire nuove opportunità per molti altri.
Sono oltre 900 le aziende in tutto il mondo che hanno contattato le associazioni e deciso di seguire l’invito lanciato dal video.