25 aprile, Sala: “Basta ambiguità, antifascismo fondamento della nostra Repubblica”. Al corteo della Liberazione anche la comunità ucraina: “Dal 24 febbraio siamo partigiani”

“Non c’è più spazio per l’ambiguità. Non ci può essere ambiguità a proposito die nazismo e fascismo. L’identità nostra, del nostro Paese e del nostro continente è precisa: non c’è spazio, non ci deve essere spazio per il fascismo” : lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala dal palco di piazza Duomo nel suo intervento per il 25 Aprile.
Il messaggio, ha detto lo stesso Sala, è indirizzato alla politica. “Non è possibile essere ambigui, fino al punto di non scegliere tra un candidato democratico e una candidata che non rinnega il fascismo. E ciò in Francia, come in Italia e come in qualunque luogo che si definisca europeo e democratico – ha affermato -. Non è possibile essere ambigui, fino al punto di chiedere pieni poteri o farsi finanziare dall’autocrazia russa, attraverso mediatori ambigui. Non è possibile avere tentennamenti e guidare forze politiche che non hanno fatto i conti con il tragico passato fascista, per riproporne i conati nel nostro presente. Gente che fa il saluto fascista. Basta ambiguità”. “Non è possibile – ha detto ancora Sala – essere ambigui fino al punto di dire che i bambini crescono felici sotto il fascismo. Lo andassero a chiedere a Liliana Segre, se era felice da bambina sotto il nazifascismo…Se c’è un valore che sente di portare ovunque questo sindaco e quest’uomo che vi parla, è proprio il fatto di chiedere l’uscita dall’ambiguità a tutte e tutti coloro che ancora vivono nell’ambivalenza rispetto al nostro comune denominatore: la nostra Costituzione, la nostra Repubblica, che hanno l’antifascismo come fondamento”.

“Questo intervento, qui con voi, è il mio modo di essere partigiana. La mattina del 24 febbraio mi sono svegliata come in “Bella ciao”, con Putin che attaccava l’Ucraina”. Lo ha detto Iryna Yarmolenko, consigliera comunale di Bucha fuggita dall’Ucraina, dal palco del 25 aprile allestito in piazza Duomo. “Io e il mio team abbiamo iniziato una guerra informativa: chiediamo aiuto. Abbiamo lanciato una campagna per la ricostruzione sostenibile delle città ucraine e non vogliamo aspettare tutta la vita”, ha continuato. “Stiamo cercando esperti, artisti, urbanisti, architetti, designer, qualcuno che raccolga fondi. Quindi aiutateci. Questo è un altro modo in cui l’Italia può aiutare l’Ucraina”. “La guerra sta avvenendo adesso in Europa: non è più sicuro da nessuna parte. Mentre Elon Musk manda i robot su Marte i soldati russi stanno uccidendo il mio popolo e stanno rubando ogni cosa. Mentre noi stiamo combattendo contro il cambiamento climatico loro bombardano gli impianti nucleari. Mentre l’intelligenza artificiale cerca di raccogliere migliaia di informazioni Putin manda in tv spiegazioni sul perché è importante uccidere l’identità ucraina. Avete visto le atrocità di Bucha: stupri, torture, uccisioni. L’86% della bellissima Irpin è stata distrutta”. Ha sottolineato poi come ci siano divere modalità di resistenza partigiana: “Gli insegnanti che insegnano nei bunker sotto il suono delle sirene e la minaccia delle bombe. I sindaci, gli assessori, i businessman, gli agricoltori che stanno cercando di mandare avanti le città in guerra”. “In un momento Putin ha rovinato il più bel periodo di pace che l’Europa abbia mai avuto. Voi siete partigiani qui in Italia: voi italiani avete portato pace a me, ai miei figli, ai miei genitori. Io sono solo una persona su 6 milioni scappata dalla guerra”, ha concluso Yarmolenko.