La luce naturale come tema dominante per una grande struttura circondata dal verde e dai canali d’acqua del Parco della Lambretta e affiancata dal Palazzo di Cristallo, restaurato nelle strutture portanti e riconvertito in un giardino d’inverno ‘della biodiversità’. Questi i tratti distintivi del progetto per i laboratori della Scala che da via Bergognone si sposteranno a Rubattino, nell’area ex Innocenti puntando a diventare sempre più un luogo aperto anche alla città. La ‘piazza Flottante’ inserita nel progetto potrà infatti ospitare eventi del Comune o di enti e associazioni. La proposta per la ‘Magnifica Fabbrica’ è stata selezionata con un concorso internazionale ed è firmata dal gruppo italo-spagnolo con a capo il progettista Massimo Giuliani e formato da Pablo Luis Oriol Salgado, Juan Jose Tur Mc Glone, Davide Canepa, Maddalena Gioia Gibelli, Beatrice Meroni, Paolo Galbiati, Luca Giuseppe Francesco Stefanutti. Il primo atto dei lavori, i cui costi complessivi sono stimati in 120 milioni di euro, riguarderà l’ampliamento del Parco, con inizio previsto nel 2024. Alla presentazione del progetto vincitore stamane negli attuali laboratori degli spazi ex Ansaldo di via Bergognone erano presenti anche il sindaco Giuseppe Sala e il sovrintendente della Scala Dominique Meyer. “Non potevamo più permetterci di stare in un luogo pur magnifico ma riadattato, di far arrivare tir in centro città, sprechi energetici, avevamo bisogno di spazi funzionali sostenibili a minor costo e infine volevamo rafforzare l’idea della vista” ai laboratori della Scala “delle tante persone interessate. Andare nei laboratori della Scala è un esperienza che anche da sola può meritare un viaggio a Milano – ha detto Sala -. E la nuova localizzazione non è casuale, si parte da un ex insediamento industriale, ma anche dalla presenza agricola e si rinnova la proposta della Milano del futuro”. Il sindaco – e presidente della Fondazione del Teatro – ha poi ricordato che del progetto della cittadella dei laboratori della Scala si parla da tempo “forse ne avevamo discusso nel mio primo cda”, ha raccontato. “Ci è voluto tanto tempo per arrivare qui e ci si arriva oggi due motivi fondamentali – ha proseguito ancora – il primo è una gestione accorta, attenta agli equilibri finanziari del Teatro alla Scala” che “è in condizioni sane dal punto di vista finanziario” e “il secondo è il Pnrr”. Soddisfatto anche il sovrintendente Meyer: “Sono stato in tanti teatri ma non ho mai visto un progetto di questa importanza – ha detto -. Ci cambia la vita, questo nuovo progetto ci aiuterà molto”. Nel dettaglio, la Magnifica Fabbrica sarà un volume di legno e acciaio dalle linee pulite alto 25,2 metri per 66.778 mq di superficie, scandito da 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, dove verranno riuniti tutti i laboratori (che avranno a disposizione oltre 34mila mq), le sale prove, le sartorie e i depositi (previsti oltre 2.500 posti container accatastati su 4 livelli con 3 vie di carico e scarico e 4 linee carroponte), oltre a sale polifunzionali e di ristoro. Attraverso un percorso pedonale da via Caduti di Marcinelle o per i veicoli da via Rubattino, si arriva alla piazza della Torre dell’Acqua, testimonianza del passato dell’area ex Innocenti, che verrà valorizzata e utilizzata per l’insegna della Magnifica Fabbrica che accoglierà maestranze e visitatori.