Maxi rissa in via Bolla, scontro sulla gestione delle case Aler. Maran: “Volevamo entrare nella società di gestione per cambiare, ma ci hanno detto di no”

Una maxi rissa con spranghe, bastoni e bombe carte: almeno tre feriti, tra cui un bambino di due anni. E’ successo ieri sera in via Bolla, dove si sarebbero affrontati gruppi di residenti regolari e abusivi della case Aler. La polizia è intervenuta sul posto con dieci volanti e agenti in tenuta antisommossa, ci sono volute ore per riportare la situazione alla tranquillità. “Questa settimana – afferma in un post la presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi – in Via Bolla c’è stata un’escalation di risse”. “Il denominatore comune di questi avvenimenti – aggiunge – é sempre il solito: la totale indifferenza della proprietà di queste case, delle sue occupazioni abusive, la mancanza di volontà nel proporre soluzioni e la riqualificazione di questi stabili. La storia é arcinota, abbiamo chiesto mesi fa una commissione sul tema, ci hanno risposto di attendere in attesa di avere notizie su ciò che ne sarà della riqualificazione. Purtroppo il tempo é scaduto, da un po’. Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo! Nel frattempo speriamo non accada l’irreparabile!!”.

“Non gestire il proprio patrimonio, lasciando gli stabili allo sbaraglio creando situazioni insostenibili. Via Bolla, una vergogna targata Regione Lombardia”. Così Fabio Galesi, assessore alla Casa del Municipio 8. “La prima volta che ci siamo occupati di via Bolla con l’ex Presidente Simone Zambelli era il 2012: scrisse all’allora Assessore alla Casa di Regione Lombardia, Zambetti, che non rispose perché venne arrestato. Non rispose nemmeno l’ex Presidente di Aler, Zaffra perché venne rimosso.
Non dimentichiamo le dichiarazioni del Presidente di ALER Sala – aggiunge Galesi -, che davanti ai cittadini nel 2017 disse, prima, che avrebbe inserito gli stabili di via Bolla tra gli interventi di demolizione e ricostruzione – cosa mai fatta – poi, che avrebbe trasferito i pochi residenti regolari e l’area sarebbe stata ceduta ai privati. Non dimentichiamo poi l’emendamento del centrosinistra al Bilancio di Previsione 2018 di Regione Lombardia, che chiedeva di finanziare la demolizione di via Bolla: emendamento bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Senza parlare delle interrogazioni di Carmela Rozza presentate al Consilgio Regionale e le decine e decine di denunce pubbliche! Non dimentichiamo Matteo Salvini, allora Ministro degli Interni, che durante una passeggiata al Gallaratese, disse che si sarebbe occupato di via Bolla. Non dimentichiamo l’esposto alla Magistratura per chiedere un intervento, promosso da Municipio 8 e cittadini. A febbraio in via Bolla è scoppiato un incendio, causando seri problemi di agibilità del palazzo. Più volte sono stati denunciati gli allacci abusivi”.
“Con Giulia Pelucchi nei mesi scorsi – afferma ancora Galesi in un post – abbiamo richiesto un’audizione a Regione Lombardia e Aler per spiegare ai cittadini del Municipio 8 che intenzioni hanno su Via Bolla. Aspettiamo una data con una risposta concreta.
Nelle ultime settimane ogni sera si verifica una rissa, con bastoni, spranghe e bombe carta! Una situazione inaccettabile e vergognosa dove i dirigenti Aler e i governatori di Regione Lombardia dovrebbe chiedere scusa a tutti i cittadini, principalmente, e intervenire domani mattina con lo sgombero del palazzo e la riqualificazione dell’area, ridando dignità alle persone perbene!”.

“Fanno sorridere le dichiarazioni degli esponenti del Pd in merito alla maxi-rissa scoppiata in via Bolla ieri sera. Puntano il dito contro Aler mostrando tutta la loro ignoranza in materia: l’azienda infatti non ha alcuna competenza di ordine pubblico, a differenza del Comune di Milano, amministrato dalla sinistra da 11 anni, che ben si guarda dall’usare le pattuglie di Polizia Locale a supporto delle altre forze dell’ordine per quanto riguarda gli sgomberi e di farle girare sul territorio, specie nei quartieri più difficili come via Bolla. Forse si dimentica il Pd che i rom e gli abusivi che popolano quei caseggiati popolari possono fare il bello e il cattivo tempo proprio a causa del loro lassismo e della loro voglia sfrenata di integrazione che, guarda caso, rimane sempre solo ed esclusivamente sulla carta. Inoltre, si dimenticano a sinistra che Regione Lombardia ha già stanziato per la rigenerazione e la riqualificazione di er la rigenerazione di quattro zone popolari di Milano: i quartieri Mazzini, Gratosoglio e via Gola e appunto gli edifici di via Bolla 26/42. Anziché parlare a vanvera pensino a quanto possono e devono fare loro: se Milano è in testa alle classifiche sul crimine di tutta Italia la responsabilità e unicamente della sinistra”. Così in una nota Silvia Sardone, Europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

“Nessun telegiornale, nessun articolo evidenzia che le case popolari di Via Bolla, così come quelle di San Siro e del Giambellino o di Via Gola, sono di Regione Lombardia, attraverso Aler. È uno dei motivi per cui non vi è interesse da parte dei proprietari a risolvere i problemi: non solo è complesso farlo ma in più tutta la colpa politica ricade sul Sindaco e non su di loro, al punto che nemmeno chi ci abita spesso sa di vive in in case di Regione. Quando abbiamo proposto di entrare nella società Aler era proprio per questo: non puoi cambiare le cose se non standoci dentro. Ci hanno detto di no, perché a loro va bene così”. Così in un post l’assessore comunale alla Casa, Pierfrancesco Maran, sulla situazione di via Bolla e la maxi rissa di questa notte.