Imbrattata la Loggia dei Mercanti, Anpi al Comune: “Nessuna richiesta ascoltata”. Replica Sala: “Anche loro hanno responsabilità”

Intervento del Nuir, il nucleo intervento rapido della polizia locale, e dei tecnici del Comune di Milano, stamani, alla Loggia dei Mercanti per cancellare scritte e imbrattamenti. L’amministrazione sta anche indagando sugli autori. “Atti di vandalismo contro monumenti dal grande valore storico come questo sono doppiamente da condannare – aveva commmentato ieri l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli -. La Polizia locale sta lavorando per utilizzare al meglio possibile le immagini delle telecamere e prevenire questi episodi. Noi continueremo a vigilare su questo luogo”.
“Sono passati ormai cinque mesi dal sopralluogo effettuato alla Loggia dall’assessore Granelli, il 10 febbraio scorso. Nulla di quanto anticipato e da noi richiesto è stato realizzato – la dura posizione espressa ieri da Anpi provinciale di Milano -: installazione di telecamere di videosorveglianza nella Loggia, potenziamento dell’illuminazione, posizionamento di cartelli che spieghino ai cittadini l’importanza del luogo in cui si trovano. Ora le nostre richieste sono diventate più che mai urgenti e non rinviabili. Milano deve avere la massima cura della Loggia dei Mercanti, luogo fondamentale della Memoria e della storia della nostra città”.

“Penso che serva una protezione fisica” per la Loggia dei Mercanti e “con l’Anpi abbiamo un incontro programmato nei prossimi giorni per parlare della sicurezza della Loggia dei Mercanti. Mi rifiuto categoricamente di dire che la colpa di queste problematiche è solo del Comune, anche l’Anpi ha le sue responsabilità”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione del progetto vincitore del Concorso internazionale per la realizzazione della Nuova BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, interpellato su un eventuale incontro con l’Anpi che ha lamentato ancora una volta, in seguito agli ultimi vandalismi alla Loggia dei Mercanti, ‘i mancati interventi del Comune per difendere la piazza’. “Noi ci prendiamo la nostra parte di colpa – ha specificato Sala – ma la responsabilità dell’Anpi è che per tanti anni ha immaginato un luogo che non potesse essere toccato. Ogni volta che si proponeva un intervento era ‘si però così si cambia l’immagine, si svilisce il senso del luogo, che deve essere aperto e accessibile’”. Anche per questo motivo, ha aggiunto, “siamo stati fermi per tanti anni”. Il sindaco ha ricordato anche che “nessuno ha con determinazione pensato alla soluzione migliore. Io non ho mai visto in questi anni un progetto presentato dall’Anpi, ad esempio. A chi gli ha domandato la sua opinione di fronte alla richiesta dell’Associazione Nazionale Partigiani di “installare più telecamere e luci”, ha risposto: “Il problema delle telecamere nella nostra realtà è che servono per ricostruire chi è stato in seguito all’atto vandalico. Non c’è un sistema che permetta di intervenire di fronte a un alert di una telecamera. Alcune città ce l’hanno, Tel Aviv è così, ma stiamo parlando di situazioni molto evolute a cui noi miriamo ma c’è bisogno di più tempo. Oggi, in questo momento storico così delicato, l’accessibilità porta questi problemi: penso che serva una protezione fisica e spero che, a questo punto, anche l’Anpi concordi”.