Berlusconi, i ricordi di Sala e Fontana e il futuro di Forza Italia

Il sindaco Giuseppe Sala e il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana hanno ricordato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, scomparso a 86 anni questa mattina mentre era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano.

“Milano piange Silvio Berlusconi – ha scritto sui social Sala – Su di lui ogni italiano ha un’opinione, maturata nei lunghi anni della sua centralità imprenditoriale, sportiva e politica. Ma questo è il momento del cordoglio e del rispetto. Di certo dobbiamo dargli atto di aver molto amato Milano”.

Sala, a margine di una conferenza stampa per il progetto Forestami a palazzo Marino, ha continuato: “Un giudizio su Berlusconi è difficile: politicamente l’ho combattuto, non sono una persona ambigua e sarebbe anomalo tessere gli elogi di Berlusconi politico, ma d’altro canto non si può nemmeno dire che non abbia avuto un ruolo significativo. La politica è fatta di momenti e cambiamenti, ma la lettura e il valore delle persone sono fatte con più lucidità dopo, più che nel momento in cui sono al potere e lo vediamo oggi dalle difficoltà che ha un governo come quello che abbiamo a gestire un Paese in un momento così difficile: grande instabilità internazionale, una guerra in Europa, un’inflazione a doppia cifra che pensavamo fosse qualcosa da lasciare al continente sudamericano; oggi è difficilissimo governare. Il giudizio lo danno i tempi lunghi. Al di là di tutto, pur avendo combattuto Berlusconi, come milanese e come Beppe Sala è un giorno di dolore”.

Sala ha anche aggiunto un ricordo personale del leader azzurro: “Ognuno ha le proprie opinioni nel cordoglio e rispetto, ha amato moltissimo la nostra città. Il mio ricordo personale più vivo risale a qualche anno fa, della sua visita in Expo, lui era perplesso perché diceva che sarebbe arrivata molta gente e io gli dissi di stare tranquillo perché chi era a suo favore l’avrebbe applaudito, chi era contro non si sarebbe comunque permesso gesti ostili. Doveva rimanere un attimo, rimase qualche ora e fu un ricordo simpatico”.

“Ci lascia Silvio Berlusconi, un grande lombardo. Un amico, un imprenditore, ma soprattutto un uomo che ha contribuito in maniera determinante alla crescita del nostro Paese – ha affermato il presidente Fontana – Ha scritto pagine indelebili che resteranno nella storia di tutti noi. Vincente in ogni tappa della sua vita, porterò per sempre nel cuore quel sentimento di generosità e di essere una persona normale con chiunque si confrontasse. Indimenticabili, poi, guardando oltre l’aspetto istituzionale e politico, gli anni del nostro grande Milan. Regione Lombardia troverà modo per lasciare un segno che lo ricordi per sempre. Una preghiera per lui, siamo vicini alla sua famiglia”.

Di fronte alla stampa, Fontana ha espresso il cordoglio della Regione e ha regalato un ricordo personale: “La prima volta che l’ho incontrato nelle manifestazioni del centrodestra a Roma, la prima volta che sono stato a casa sua per parlare, quando ero sindaco, del fatto che ci fossero dei malumori nella maggioranza. L’ultima volta che mi ha telefonato, subito dopo le elezioni, per congratularsi. Era molto contento e soddisfatto del risultato che io avevo ottenuto, riservandosi di chiamarmi per incontrarsi e festeggiare questo momento, purtroppo poi le condizioni fisiche glielo hanno impedito. Sicuramente quello che era incredibile era questa capacità di stare vicino a tutti, ascoltare i problemi e le disavventure di chiunque gliele andasse a raccontare”.

I due amministratori locali si sono pronunciati anche sul possibile futuro del partito fondato da Berlusconi.

Secondo Sala, “In Forza Italia una successione non è mai stata creata, lo dimostrano i fatti, evidentemente non è mai stata voluta. Da qui a dire se è la fine di Forza Italia è un problema di chi compone Forza Italia e in essa crede. Di fatto anche le ultime elezioni hanno dimostrato che Forza Italia ha continuato ad avere tanti elettori”.

Il sindaco sul centrodestra ha proseguito: “Io non credo che la morte di Berlusconi sia un problema per il governo nell’immediato, anche se il suo ruolo era quello di stabilizzatore tra due forze che cercano la loro visibilità. Il centrodestra ha la sua compiutezza, piaccia o non piaccia, cosa che ho spesso richiamato la mia parte politica ad avere. Con che livello di successo abbia mediato non è il giorno di dirlo, ma ha cercato di dare stabilità a questa coalizione”.

Anche Fontana si è espresso sul futuro di Forza Italia: “È difficile anticipare, penso che lui abbia pensato alla sua successione. Ci sarà qualcuno che se ne occuperà, e speriamo che il partito che porta avanti quelli che sono stati i suoi valori, di liberalismo e di una capacità di sviluppo del nostro paese possano continuare. Credo che la sua idea e i suoi valori e i suoi principi debbano continuare”.

Il presidente della regione Lombardia ha concluso rispondendo all’eventualità di intitolare a Berlusconi lo stadio: “Bisognerà vedere sicuramente, diciamo che tra le tante cose che non ho ricordato c’è stato anche il suo essere un grande presidente del Milan e che non dobbiamo dimenticare che ovunque lui ha messo mano ha riscosso dei successi incredibili. Sicuramente il Milan è stato uno dei momenti in cui ha riscosso dei successi che saranno difficili da ripetere, è stato anche in quello assolutamente unico”.