Silvio Berlusconi iscritto al Famedio tra i ‘Grandi di Milano’. Sala: “Dispiaciuto per le polemiche, riconoscimento giusto”

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Cerimonia di iscrizione al Famedio del Cimitero Monumentale dei 14 nuovi ‘Grandi di Milano’. Tra loro anche Silvio Berlusconi.  La scelta era stata fatta ad ottobre della commissione consiliare incaricata e già allora aveva suscitato critiche. Anche stamane, il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, Carlo Monguzzi, si è dissociato dalla decisione e ha ricordato la raccolta firme con oltre 38 mila adesioni, contro l’iscrizione al Famedio del nome del fondatore di Forza Italia, mentre il sindaco Giusppe Sala si è detto “dispiaciuto per le polemiche” definendo “giusto” il riconoscimento.

Oltre a Berlusconi i nuovi iscritti sono Marcello Abbado, Manlio Armellini, Natale, Cesare e Alessandro Balbiani, Gaetanina, Franco Cerri, Rosina Ferrario, Gisella Floreanini, Ombretta Fumagalli Carulli, Alberto Garutti, Achille Mauri, Alfredo Ravasco, Marta Marzotto e Francesca Laura Wronows. “Oggi Milano rinnova il suo abbraccio ai grandi del Famedio. Credo che sia un momento importante e commovente per tutti noi. Lo è sicuramente per me”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala. “Iscriviamo al Famedio – ha proseguito Sala coloro che hanno contribuito alla trasformazione continua di Milano, nel tentativo di migliorare la vita nella nostra città”. Il sindaco ha poi ripercorso i tratti principali che hanno contraddistinto la vita professionale e pubblica dei nuovi ‘Grandi’ della città definendo Berlusconi “un protagonista della vita economica, politica e sportiva”. I nomi qui iscritti, ha aggiunto ancora “rappresentano la guida migliore che noi possiamo avere per la Milano del presente e del futuro”. Presenti alla cerimonia anche familiari e amici dei nuovi ‘Grandi’ da oggi iscritti al Famedio. Per Silvio Berlusconi erano presenti tra gli altri il fratello Paolo, la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, Adriano Galliani neo eletto al Senato nel collegio di Monza che fu del leader di Forza Italia, Marcello Dell’Utri e Fedele Confalonieri.

Dopo il sindaco ha preso la parola la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e anche lei ha ricordato brevemente quanto fatto per la comunità milanese dai nuovi iscritti al Famedio. Parlando di Berlusconi, ha detto: “Fondatore del gruppo Mediaset, presidente del Milan, quattro volte presidente del Consiglio, imprenditore e leader politico. Il segno lasciato dalla sua personalità, tanto apprezzata quanto criticata, rimane nella storia di Milano e dell’Italia”. “Nei brevi tratti biografici delle personalità che iscriviamo al Famedio – ha aggiunto Buscemi a conclusione del suo discorso – Milano può riscoprire la sua pluralità, la sua diversità, con tanti punti di forza e di vista differenti. La nostra città sa che proprio nella differenza di idee, di visioni, di culture che si sviluppano le condizioni capaci di innovare i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre vite e questo tesoro è custodito qui, in questo luogo”.

Al termine della cerimonia, Paolo Berlusconi ha commentato: “È un onore per mio fratello essere ricordato in questo tempio; è un onore anche per la città di Milano aver avuto un cittadino come Silvio che è stato un imprenditore visionario, un uomo di sport che ha vinto tutto quello che c’era da vincere e che ha riportato Milano in vetta al mondo. È stato un uomo di governo, uno statista che è stato conosciuto e amato in tutti i paesi del mondo”. E sulle polemiche per la scelta di iscrivere il nome di Silvio Berlusconi nel Famedio, “la meschinità e il rancore, che sono fonte di odio, non meritano – ha risposto -. Silvio era un uomo generoso, buono giusto e soprattutto aveva dentro tanto amore. Voglio citare Dante ‘non ti curar di loro, ma guarda e passa’”.