Il primo blocco del Nuovo Policlinico di Milano è stato costruito fino al tetto. Il termine dei lavori dell’edificio centrale è previsto entro fine 2024 e la struttura, che prenderà il nome di Padiglione Sforza (in ricordo del Duca Francesco Sforza), sarà operativa per la prima metà del 2025. Oggi si è tenuto l’incontro per presentare lo stato di avanzamento dei lavori, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, del sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, del presidente del Policlinico Marco Giachetti e del direttore generale Ezio Belleri.
Il sindaco Sala non parla di ritardo nel realizzare i lavori. “Oggi non è facile fare i lavori, costa tutto di più e lo sappiamo – ha detto a margine dell’evento – Qualche problema c’è sempre, però devo dire che guardando com’era la situazione un anno fa, il progresso è stato fatto in maniera molto rapida. Ognuno fa la sua parte: il Policlinico con le strutture, i benefattori milanesi con la loro generosità, il Governo. Noi quello che facciamo è continuare a supportare e garantisco che l’apertura della fermata Policlinico della M4 arriverà dopo le vacanze dell’anno prossimo. Quindi siamo in linea coi tempi”. “Questa iniziativa mette insieme tante cose necessarie ma non scontate quando si costruisce qualcosa di nuovo – ha sottolineato Sala durante la conferenza – La prima è la qualità dei luoghi, perché è anche un luogo bello. La qualità della cura che qui viene aggiunta. E poi c’è l’avanguardia che l’ospedale porterà”.
“Quando si posa l’ultima soletta, si festeggia – ha esordito Giachetti – noi avevamo promesso che saremmo arrivati al tetto a dicembre e abbiamo mantenuto la promessa. Oggi siamo qui, ci siamo arrivati. La prima pietra è stata posata il 27 novembre 2019, poi sei mesi dopo c’è stata la pandemia che ha rallentato di quasi un anno e mezzo il cantiere, però siamo ripartiti con grande slancio e siamo riusciti a superare le difficoltà. Ora il cantiere lavora molto bene, come un orologio svizzero. Questo ha portato, come promesso, a raggiungere entro Natale il tetto dell’edificio nord, e a breve sarà completato anche l’edificio sud; seguirà poi la piastra centrale con il bellissimo giardino pensile terapeutico”. Giachetti ha poi ricordato i 30 milioni con cui Regione Lombardia ha finanziato il progetto e i 135 milioni di euro provenienti dai privati cittadini “che con la loro filantropia ci hanno permesso di costruire questa opera”.
“L’attuale Ospedale – commenta Ezio Belleri – è formato da numerosi Padiglioni: un fattore che è stato determinante durante la pandemia da Covid-19, dove ha fatto la differenza per la separazione dei flussi e per l’isolamento delle persone colpite dal virus. Abbiamo aggiornato il progetto del Nuovo Policlinico facendo tesoro di tutto questo, ridisegnando la distribuzione delle funzioni nell’ottica di una maggiore efficacia. Quando il Nuovo Ospedale sarà ultimato ridisegnerà il modo di curare i pazienti, di fare ricerca scientifica e di fare insegnamento accademico nel cuore di Milano. Sarà possibile grazie a una riprogettazione dei flussi, a un potenziamento dei collegamenti tra le diverse aree e a nuovi modi di condividere le risorse. Ci sarà quindi una gestione più efficace e puntuale dell’accesso alle cure: separando le attività di degenza dalle attività “diurne” dei pazienti esterni, potremo ad esempio rendere più efficienti le tempistiche per le attività specialistiche e di diagnostica, con ricadute positive anche sulle liste d’attesa”.
Il central building è il nuovo Padiglione del Policlinico dove si concentreranno le attività chirurgiche e la maggior parte delle attività di degenza, completate dal Padiglione Guardia; accanto saranno attivi 3 ulteriori Padiglioni dedicati a funzioni di ricovero specifiche che necessitano di attenzioni particolari (Malattie Infettive, Psichiatria e Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza). Attorno alle degenze ci saranno altri 5 Padiglioni che saranno dedicati al cosiddetto Ospedale Diurno, dove si svolgeranno principalmente le attività ambulatoriali e diagnostiche. Tra questi Padiglioni ci saranno le Cliniche Mangiagalli e De Marchi, che insieme all’implementazione di nuove funzioni proseguiranno nella loro vocazione dedicata (rispettivamente) all’assistenza materno-infantile e pediatrica. Le attività di diagnostica di laboratorio saranno concentrate in 4 Padiglioni dedicati, in modo da potenziare i collegamenti con i reparti e ottimizzare i flussi dei dati e dei campioni biologici. La ricerca scientifica si concentrerà nell’area di via Pace, dove ci sarà anche un polo destinato alle attività didattiche e di insegnamento. Alcune attività di ricerca a valenza più clinica saranno comunque ospitate dai Padiglioni in cui sono previsti i ricoveri o l’attività diurna. Il Nuovo Policlinico inoltre, proprio nell’ottica di ottimizzare i percorsi, avvicinerà tra loro le Strutture che si dedicano ad attività affini. Questa ottimizzazione terrà conto anche delle specificità del Policlinico, concentrando molte attenzioni sui percorsi dedicati alla gravidanza, alla pediatria, all’attività chirurgica e alle malattie rare. I collegamenti tra i vari Padiglioni del “Policlinico che verrà” sono stati concepiti in modo da ridurre al minimo il ricorso alle ambulanze per il trasporto di un paziente tra reparti diversi. La logistica sarà concentrata nel cuore dell’Ospedale, in modo da essere immediatamente fruibile da tutti gli edifici che costituiranno il Nuovo Policlinico.