Sono state depositate agli uffici del Pirellone le firme a sostegno dalla proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita elaborata dal Comitato Liberi Subito e promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Dopo la bocciatura dei giorni scorsi da parte del Consiglio regionale del Veneto, la proposta, già depositata anche in altre Regioni arriva dunque in Lombardia. A Palazzo Pirelli, questa mattina per la simbolica consegna delle firme c’era Marco Cappato. Presenti anche alcuni consiglieri regionali, come Nicola Di Marco e Paola Pizzighini del M5S e Carmela Rozza del Pd.
“Grazie a 8.181 cittadini e cittadine della Regione Lombardia che hanno sottoscritto questa proposta e grazie a chi ha raccolto le firme – ha detto Cappato – Questa è una giornata di festa nella quale non ci nascondiamo i problemi: il Consiglio regionale della Lombardia preferirà discutere questa proposta oppure fare finta di nulla e pensare di tirare uno schiaffo in faccia a 8.181 persone e in realtà tirandolo a se stesso” e “perdendo credibilità e prestigio?”, ha detto. Sarà infatti l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale a doversi esprimersi ora sull’ammissibilità o meno della proposta di legge e ad avviare l’iter per la discussione in Aula.
Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia ha espresso il suo ringraziamento a “Marco Cappato e i promotori della raccolta firme”. “È una iniziativa molto importante e utile che personalmente credo vada appoggiata – ha poi spiegato chiarendo che “in Lombardia non va fatto l’errore compiuto dal Consiglio regionale del Veneto” e augurandosi che “ci possa essere una forte convergenza tra tutti i gruppi politici e che non si ripeta quel che è accaduto sul referendum sanitario, dove un blitz della maggioranza di destra ha impedito che si iniziasse anche solo a discuterne”.
«Ancora una volta i cittadini hanno dimostrato la loro voglia di partecipare – ha sottolineato il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Nicola Di Marco ricordando come “in pochissime settimane” siano “state raccolte le oltre ottomila firme necessarie”. Di Marco ha poi auspicato che “il centrodestra non si azzardi a fare con questa proposta di legge quello che ha fatto con il referendum sulla sanità, bocciato ancora prima di poter entrare nel merito”.” I cittadini hanno il diritto di esprimersi. Hanno il diritto di portare all’interno delle Aule istituzionali la loro voce e hanno il diritto di veder discussa, e speriamo approvata, una legge come questa, che tratta un tema in merito al quale troppo a lungo la politica ha nascosto la testa sotto la sabbia – ha proseguito Di Marco -. Non si azzardino ad affossarla ancor prima di aprire la discussione. Abbiamo visto quanto successo in Veneto nei giorni scorsi. Qui in Lombardia le posizioni di chiusura sono ancora più forti, ma il M5S è pronto a fare la propria parte affinché questa, che ricordiamolo, non è solo una battaglia di civiltà ma anche di diritto, possa raggiungere il risultato di consentire a chi soffre di avere risposte in tempi certi, in merito alla propria condizione, così come stabilito dalla Corte Costituzionale».