Sicurezza, Molteni: “Pensiamo di aprire un secondo Cpr a Milano, Sala collabori”

Dal sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni arriva la notizia della possibilità che a Milano venga realizzato un secondo Cpr. “Al di là della polemica che ha voluto sollevare in maniera del tutto strumentale, il sindaco Sala ha finalmente compreso un punto fondamentale: la necessità di procedere con i rimpatri degli immigrati irregolari pericolosi – ha detto Molteni spiegando poi “che con il ministro Piantedosi stiamo ragionando sulla realizzazione di un secondo Cpr a Milano, una struttura di adeguate dimensioni per rimpatriare i tanti migranti irregolari problematici che in particolare gravitano nelle aree delle stazioni. Una struttura che dovrà trattenere soggetti altamente pericolosi come l’immigrato che ha tentato di uccidere un poliziotto, un criminale che era gravato da decreto di espulsione ma non era trattenuto in un Cpr per mancanza di posti disponibili”. “Se il sindaco Sala vuole rafforzare la sicurezza della città, con fatti concreti e non solo a parole, collabori con noi per la realizzazione della struttura al fine di favorire quei rimpatri che lui stesso ora invoca – ha aggiunto Molteni, concludendo che “se il sindaco ci darà una mano a ripristinare la piena agibilità del Cpr di via Corelli, danneggiato dagli stranieri trattenuti, e alla realizzazione in tempi brevi del secondo Cpr a cui stiamo lavorando al Viminale potremo insieme garantire un rafforzamento delle condizioni di sicurezza della città”.

Per Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, “i fatti gravi di due giorni fa hanno dimostrato come sia necessario ampliare il Cpr di via Corelli, che invece la sinistra milanese vorrebbe chiudere, e al tempo stesso realizzarne uno nuovo”. “Presenterò una mozione in Consiglio Comunale per chiedere al Comune di mettere a disposizione uno dei tanti immobili comunali oggi dismessi per realizzare una struttura che possa aiutare il governo a creare il nuovo Cpr milanese e togliere dalla strada migranti irregolari pericolosi per l’incolumità dei milanesi” ha poi concluso Verri.

“La Lega usa le parole del sindaco Sala volte a portare, in queste ore difficili per la città, buonsenso e serietà, in modo ridicolmente strumentale. Molteni e Salvini, cioè coloro che sono stati due tra i principali protagonisti in tutti questi anni delle scelte politiche nazionali sulla gestione dell’immigrazione, fanno riferimento ad aumentare, addirittura raddoppiare, i posti nei Cpr a Milano. Ma in questo momento il Cpr di via Corelli c’è, è attivo, e ha decine di posti liberi come Molteni e Salvini possono facilmente verificare”, ha detto Pierfrancesco Majorino, responsabile nazionale per le politiche migratorie del Partito Democratico e capogruppo dem in Regione Lombardia, rispondendo alle parole di Molteni.  “Dire che la soluzione, anche solo per l’efficacia dei rimpatri, passi dall’ aumentare i posti nei Cpr significa prendere in giro le persone – ha proseguito Majorino -. La verità è che per i rimpatri servono accordi con i Paesi d’origine e una gestione più efficace delle pratiche di rimpatrio a livello nazionale. L’esperienza dei Cpr, purtroppo, si è rivelata assolutamente fallimentare sui rimpatri e opaca visto che in quelle strutture sono ripetutamente finite anche persone in carne ed ossa che non erano minimamente in attesa di espulsione”. “Molteni e Salvini, invece di chiacchierare a vanvera, dovrebbero riflettere su quanto personalità come Sala e Gabrielli stanno più volte dicendo sulla necessità di interventi efficaci e sull’impegno corale e unitario delle istituzioni” ha poi concluso Majorino.