Milano fa bene: notizie solidali, appuntamenti e occasioni di incontro in città

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

San Raffaele, con Salute allo specchio un corso per trattamenti estetici a pazienti oncologiche

Aiutare le donne a riscoprire la propria bellezza nonostante il cancro: questo è l’obiettivo di “Terapia di supporto in oncologia”, il primo corso per professionisti di trattamenti estetici nato all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano per aiutare le pazienti ad affrontare e contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, aiutandole a valorizzare la propria femminilità. L’idea di istituire il corso nasce dalla necessità di perfezionare il lavoro e la lunga esperienza portati avanti da Salute allo specchio, onlus che opera all’interno dell’Ospedale San Raffaele e che si prende cura delle donne con tumore affinché ritrovino fiducia in se stesse durante il percorso di cura. “È importante che l’attività estetica su persone con patologie oncologiche venga affiancata e supportata da un percorso di formazione ad hoc sugli effetti che le terapie possono avere sul corpo, ad esempio sulla pelle, tenuto da personale sanitario competente” affermano le fondatrici della onlus Valentina Di Mattei e Giorgia Mangili, rispettivamente psicologa e ginecologa dell’Ospedale San Raffaele.
Il corso si rivolge a infermieri, professionisti sanitari, estetisti e truccatori. Sarà composto da lezioni teoriche per formare i futuri operatori sulla malattia, le terapie associate e gli effetti collaterali e una parte pratica che si svolgerà al San Raffaele e in altri ospedali del Gruppo, dove verranno insegnate le tecniche per la gestione degli effetti collaterali delle terapie. Ampio spazio sarà dedicato agli aspetti psicologici e alla comunicazione con i pazienti.
Il corso, della durata di 50 ore, si svolgerà dal 3 al 7 febbraio 2020.

Arché Live, viaggio nel ‘potere delle relazioni’ (11-12 ottobre)

È rivolta a operatori del pubblico e del terzo settore, assistenti sociali, educatori, ma anche a insegnanti e genitori la “mattinata di studio” che apre la sesta edizione di “Arché Live”, iniziativa di Fondazione Arché ospitata a Palazzo Marino venerdì 11 ottobre, dalle ore 9.30 alle 11.30, dal titolo “Il potere nelle relazioni – Maschile e femminile: interazioni e prospettive educative”. Spiegano gli organizzatori: “Il potere e le sue derive violente che si manifestano all’interno delle relazioni e i possibili anticorpi offerti dall’educazione: sono questi i delicati e sempre attuali temi al centro della giornata, in cui esperti di varie aree scientifiche si confronteranno sulle interazioni tra maschile e femminile nella società di oggi e sulla necessità di una vera e propria educazione alla relazione”. Il filosofo Carlo Sini, la psicoterapeuta e psicoanalista Elena Riva, la sociologa Chiara Giaccardi, la pedagogista Milena Santerini, il criminologo Paolo Giulini sono i relatori coinvolti.
“Arché Live” prosegue nella giornata di sabato, sempre dedicato al “potere delle relazioni” ma con attività programmate anche per i bambini. Porte aperte quindi, dalle ore 9.30 alle 16.30, alla sede della Fondazione Catella (via Gaetano de Castilla 28, Milano) per giochi e racconti all’insegna del motto “Si sta vicini per rigenerare e non per ripetere il mondo che già c’è”. Non mancheranno i momenti di riflessione, come la tavola rotonda delle ore 10.50 con il magistrato Francesco Maisto, l’eurodeputato e medico a Lampedusa Pietro Bartolo, l’eurodeputata Patrizia Toia e la vicesindaca Anna Scavuzzo.

Disabilità, la riabilitazione dei piccoli diventa “un gioco”

Trasformare la riabilitazione dei piccoli con difficoltà motorie e cognitive in un vero e proprio gioco spaziale: è questa la sfida di AstroLab, laboratorio di riabilitazione hi-tech ad alta innovazione realizzato presso l’IRCCS Medea La Nostra Famiglia (Bosisio Parini, Lecco), centro dedicato alla cura e riabilitazione di persone con disabilità.
AstroLab nasce con il duplice obiettivo di essere un luogo dove i bambini hanno la possibilità di vivere veri e propri momenti di gioco durante le attività riabilitative, grazie ad ambienti creati con scenografie suggestive ispirate allo spazio e alla tecnologia e, in parallelo, un vero e proprio laboratorio dove ricercatori e ingegneri potranno sviluppare nuove terapie per migliorare le tecniche riabilitative, grazie alla robotica e della realtà virtuale.
“La realtà virtuale e la robotica – sottolinea Gianluigi Reni, responsabile della ricerca in tecnologie applicate del centro – permettono di proporre esercizi per facilitare il controllo del movimento, l’equilibrio, la postura, il reclutamento muscolare, l’attenzione, la memoria, la coordinazione oculo-motoria, l’organizzazione visuo-spaziale e così via”.
Dal laboratorio di realtà virtuale immersiva a quello di robotica, da quello di stimolazione multisensoriale immersiva a quello di analisi del cammino: sono alcuni degli spazi realizzati in AstroLab per supportare il processo riabilitativo dei bambini ricoverati presso il centro di Bosisio Parini (nel 2018 ne ha accolti 4.473, di cui oltre 1.500 affetti da patologie rare). “La riabilitazione dei pazienti in età pediatrica – dichiara Maria Teresa Bassi, direttore scientifico dell’IRCCS Medea – è un settore su cui vengono fatti pochi investimenti. L’apertura di un laboratorio di riabilitazione hi-tech per bambini e ragazzi è una grande sfida, sociale, etica ed economica”.

Lodi, torna fino al 27 ottobre il Festival della Fotografia Etica

Compie 10 anni il Festival della Fotografia Etica di Lodi, che va in scena anche quest’anno, tutti i fine settimana dal 5 al 27 ottobre, coinvolgendo vari luoghi della città. L’obiettivo della manifestazione è raccontato da Alberto Prina e Aldo Mendichi che, con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, organizzano la manifestazione: “Scegliamo di raccontare il mondo con immagini che possano parlare a un vasto pubblico attraverso il filtro dello sguardo di fotografi pluripremiati a livello internazionale. A volte questo sguardo può essere crudo e privo di filtri, altre invece viene mediato da una poetica visiva che smussa gli angoli della realtà per restituire comunque una idea di speranza e condivisione. In ogni caso, il Festival è la conferma della fotografia come linguaggio principe della nostra epoca. Raggiunge velocemente e con immediatezza la sensibilità di chi la fruisce, accendendo la lampadina della riflessione e della discussione”.
La rassegna – composta da 7 mostre allestite nei palazzi storici e altre location di Lodi – ha assunto nel tempo un carattere internazionale, presentando al pubblico grandi firme della fotografia e regalando un ampio panorama su ciò che accade nel mondo e spesso non viene raccontato.
Ne è un esempio il reportage Dreamers di Darcy Padilla sulla riserva indiana di Pine Ridge, comunità povera flagellata dall’abuso di alcol metanfetamine; e ancora le storie di immigrazione e integrazione nel lodigiano allestito allo Spazio Ludesan grazie al progetto di 18 fotografi; gli scatti sul Turismo nell’epoca del cambiamento climatico di Marzo Zonzanello al Bipielle arte. Presente anche l’esposizione di Emergency, già presentata a Milano, che mostra il reportage di guerra scattato da Giulio Piscitelli.
Al festival anche il nostro Paese è raccontato in immagini grazie alle esposizioni di 6 artisti allo Spazio tematico Italia di Palazzo Modignani. Si passa dagli scatti crudi di Letizia Battaglia alle fotografie di Diana Bagnoli sulla Prima comunione a Napoli, dalla vita in un borgo della Basilicata immortalato da Mariano Silletti alla relazione tra ambiente e uomo osservando la costa italiana in Mare Mostrum di Marco Valle.
Il Festival della Fotografia Etica di Lodi è visitabile solo il sabato e la domenica dal 5 al 27 ottobre. Il braccialetto per accedere alle mostre costa 15 euro e dà diritto a vederle anche in diversi week end.